Agora Erasmus, il movimento di LaRouche in Belgio, sugli attentati di Bruxelles:

Siamo fermi e coerenti contro il terrorismo e i suoi finanziatori!

Oggi Bruxelles è in lacrime. In questo momento tragico i nostri pensieri e il nostro cuore sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e ai loro amici. Il nostro affetto e il nostro sostegno vanno ai primi soccorritori, alle forze dell’ordine intervenute, ai servizi di sicurezza, alle autorità di governo e a tutti i semplici cittadini che hanno mantenuto la calma e hanno manifestato la propria solidarietà in questa orribile prova.

Non possiamo tuttavia esimerci dal chiedere che il governo belga tragga la giusta lezione da questi attacchi, e sradichi immediatamente le reti terroristiche già note e i padrini di questa barbarie:

  • In primo il decennale collegamento con l’Arabia Saudita e il Qatar, impegnati a diffondere per il mondo le ideologie wahabita e salafita e a finanziare le organizzazioni terroristiche sulle quali i governi belga e americano, britannico e francese hanno chiuso gli occhi, quando non hanno – in alcuni casi – conferito onorificenze…
  • In secondo luogo, la complicità turca con l’ISIS. La Turchia è membro della NATO, il cui quartier generale è a 8 km dal luogo delle esplosioni. Mentre Erdoğan e la sua famiglia trafficano con il petrolio acquistato dall’ISIS e a questa organizzazione forniscono armi e equipaggiamenti, l’UE si sottomette ai desideri della Turchia, scambiando profughi in cambio di miliardi di euro.
  • In terzo luogo, un finanziamento del terrorismo, impossibile senza gli istituti bancari dei paradisi fiscali protetti dalla City di Londra e di Wall Street, come è documentato nel rapporto del Senato americano sulla banca britannica HSBC. Se fosse autorizzata a svolgere le dovute indagini, un’opportuna commissione parlamentare d’inchiesta sulle fonti finanziarie del terrorismo potrebbe giungere rapidamente alla conclusione che una riorganizzazione fallimentare del sistema bancario, tramite una separazione bancaria secondo i criteri del Glass-Steagall Act, sarebbe un’arma eccellente nella cosiddetta guerra al terrorismo.

Oltre a queste tre misure concrete, urge un cambiamento radicale dei nostri orientamenti politici generali, poiché i mostri che oggi ci colpiscono sono gli stessi mostri che le potenze occidentali crearono e promossero in passato, nel cinico gioco di dominazione geopolitica della Russia e della Cina. Le guerre segrete della NATO, infatti, hanno creato non soltanto il terreno di coltura del malvagio terrorismo, ma anche il caos della crisi dei profughi. Così le politiche che ieri sostenute dai nostri leader, volontariamente o perché sottomessi, stanno ora colpendoci di riflesso, come un boomerang a tutta velocità in pieno volto.

Anziché perseguire un indefinito scontro e il dominio geopolitico, il Belgio e agli altri membri della NATO e dell’Unione Europea avrebbero tutto di guadagnato dalla distensione, da un’alleanza e dalla cooperazione con la Russia di Putin, che si rivela essere l’unico Capo di Stato aderente ai princìpi e davvero dedito a porre fine allo Stato Islamico.

Dobbiamo anche approfondire la nostra cooperazione con la Cina, con la quale il Belgio sta celebrando i quarantacinque anni di buone relazioni e sta lavorando per il mutuo sviluppo all’interno della prospettiva della Nuova Via della Seta. Solo lo sviluppo economico potrà creare condizioni di vita migliori e gli scambi culturali tra i popoli che ci permetteranno davvero di eliminare la minaccia che oggi ha colpito Bruxelles.