Il 24 marzo, i Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS), un’organizzazione di ex ufficiali delle Forze Armate e dei servizi segreti statunitensi, hanno inviato un avvertimento urgente al Presidente Biden invitandolo a evitare la strada verso il conflitto nucleare proposta dal Presidente francese Macron.
La nota inizia così: “La Francia si starebbe preparando ad inviare in Ucraina, in un futuro non troppo lontano, una forza di circa 2.000 uomini, più o meno una brigata rinforzata composta da un battaglione corazzato e due battaglioni meccanizzati, con truppe di supporto logistico, del genio e di artiglieria”.
“Questa forza è puramente simbolica, in quanto non avrebbe alcuna capacità di sopravvivenza in un moderno conflitto ad alta intensità della portata e delle dimensioni di quello che sta avvenendo oggi in Ucraina. Essa non verrebbe dispiegata direttamente in una zona di conflitto, ma servirebbe o come (1) una forza di proiezione/cavo d’innesco per fermare l’avanzata della Russia; o (2) una forza sostitutiva dispiegata in una zona non attiva per liberare i soldati ucraini per i compiti di combattimento”. Secondo quanto riferito, la brigata francese verrebbe integrata da unità più piccole provenienti dagli Stati baltici.
“Questo significherebbe introdurre truppe da combattimento di un Paese della NATO in un teatro di guerra, rendendole ‘obiettivi legittimi’ secondo la legge di guerra”. Sebbene il Presidente Macron possa credere che la Russia non attaccherebbe le truppe francesi, i VIPS avvertono che è molto probabile che la Russia “distrugga/degradi rapidamente” la capacità di combattimento di qualsiasi contingente di questo tipo. In tal caso, Macron potrebbe calcolare che l’alleanza della NATO interverrebbe in base all’articolo 5 della Carta della NATO. “Tale intervento assumerebbe probabilmente la forma di aerei operanti dai Paesi della NATO – e forse includerebbe missioni di interdizione contro obiettivi tattici all’interno della Russia.
“Dottrinalmente, e per diritto legale, la risposta della Russia sarebbe quella di lanciare attacchi di rappresaglia anche contro obiettivi nei Paesi della NATO. Se poi la NATO attacca obiettivi strategici all’interno della Russia, a quel punto la dottrina nucleare russa prenderebbe il sopravvento e i centri decisionali della NATO verrebbero colpiti con armi nucleari”.
Di fronte a questo pericolo, i firmatari della nota VIPS esortano europei e americani a comprendere che la proposta francese porterebbe a una “inevitabile autodistruzione”. La nota completa può essere letta su https://consortiumnews.com/2024/03/25/vips-memo-the-french-road-to-nuclear-war/. Tra i firmatari ci sono nomi ben noti ai nostri lettori, tra cui William Binney, Graham E. Fuller, Jim Jatras, Larry Johnson, Col. Douglas Macgregor, Ray McGovern, Scott Ritter (foto) e Coleen Rowley.