La decisione del governo ucraino di interrompere il processo di integrazione con l’Unione Europea fa parte di una dinamica globale verso “una definizione completamente nuova di civiltà”, ha dichiarato l’economista americano Lyndon LaRouche il 30 novembre. Il mondo è attualmente diviso in due parti, ha osservato LaRouche nel corso della trasmissione settimanale del LaRouchePac. Da una parte c’è l’Asia con una dinamica positiva, mentre dall’altra c’è la regione transatlantica in piena disintegrazione sotto il sistema monetario e finanziario angloolandese. “L’Ucraina non può accettare la proposta europea perché essa significherebbe un colpo mortale. Perciò, Kiev ora si muove separatamente in un’altra direzione, assieme alla Russia e ad altri. E tutto ciò è collegato lungo e oltre la costa del Pacifico”, ha affermato LaRouche.

“La tendenza è di muoversi verso un orientamento eurasiatico, che probabilmente attirerà la Germania e, di conseguenza, la Svizzera, l’Austria ecc. Quindi, stiamo osservando un grande riallineamento, la cui conclusione esatta, il modo in cui esso si organizzerà, non è predeterminato”.

L’Ucraina ha scelto di riallacciare i rapporti con la Russia in un futuro fatto di produzione reale, e la ripresa di quei rapporti “ha ora creato una base di difesa per quella parte d’Europa e per la Germania, se questa aderirà. Essa avrà uno sviluppo relativamente protetto, mentre l’area occidentale, cioè Francia, Inghilterra e così via oltre l’Atlantico, nelle attuali condizioni è perduta, a meno che noi negli Stati Uniti non facciamo qualcosa per collegarci in cooperazione con il complesso asiatico, o eurasiatico. Perciò, ora il fato ci viene dettato dalla realtà, non tanto dalle scelte. Ci si trova a prendere la via del problema minore, o del problema ottimale, come in questo caso”.

“L’intero pianeta, che sta per entrare in un collasso economico-finanziario generale, si sta muovendo per cercare di trovare qualche sezione che possa vivere assieme e sopravvivere al processo. Paesi come Spagna, Portogallo, vaste parti dell’Africa ecc. si trovano nel mezzo dell’area degli Stati Uniti, nella categoria perduti. E solo se ci liberiamo di Obama e di ciò che egli rappresenta, e scarichiamo Wall Street, possiamo salvare l’esistenza degli Stati Uniti. Ciò che è accaduto con l’Ucraina e la Russia, quel complesso che tocca la Germania, questo diventa ora l’opzione della realtà per gli stessi Stati Uniti. Se non facciamo quel tipo di scelta, che vuol dire licenziare Obama immediatamente, l’economia degli Stati Uniti è finita”.