L’iniziativa per giungere ad un cessate il fuoco verificabile come primo passo per mettere fine alla guerra in Siria è stata rafforzata negli ultimi giorni da una serie di drammatiche rivelazioni, che hanno messo sulle difensive i nemici dell’accordo.

Prima di tutto l’autorevole giornalista investigativo Seymour Hersh ha pubblicato un nuovo articolo sulla London Review of Books, in cui rivela che gli Stati Maggiori Riuniti, la Defense Intelligence Agency ed altre istituzioni militari negli Stati Uniti si mossero con forza nell’estate del 2013 contro la politica di cambiamento di regime del Presidente Obama. Stando alle rivelazioni di Hersh, a quell’epoca fu prodotta una valutazione top secret di vari servizi di intelligence che indicava che la rimozione del governo di Assad avrebbe condotto ad una presa di potere jihadista in Siria. Benché Obama abbia mantenuto il suo impegno a rovesciare Assad, ed abbia approvato le forniture di armi ai cosiddetti ribelli siriani, anche dopo che il Pentagono aveva ammonito che erano dominati da jihadisti, i più alti livelli delle Forze Armate, a partire dal Gen. Martin Dempsey, Capo degli Stati Maggiori Riuniti, e dal capo della DIA Gen. Michael Flynn, cominciarono a passare a Germania e Russia informazioni sugli jihadisti, ben sapendo che le informazioni sarebbe state passate alle Forze Armate di Assad.

Hersh attribuisce agli sforzi condotti da Dempsey il fatto che non scoppiò una guerra generale e non ci fu una vera e propria vittoria jihadista in Siria, e teme che con il licenziamento del Gen. Flynn nell’agosto 2014, ed il congedo del Gen. Dempsey tre mesi fa, si sia ridotta l’opposizione alla folle spinta di Obama verso la guerra.

Vista la debolezza del ministro della Difesa Ashton Carter e del nuovo Capo degli Stati Maggiori Riuniti Gen. Dunford, che è appena stato nominato, tutto il peso ricade sulle spalle del Segretario di Stato Kerry.

Ma altre due denunce rafforzano la posizione di quest’ultimo. L’ex ministro della Difesa Chuck Hagel è venuto allo scoperto la settimana scorsa con un attacco devastante contro Susan Rice ed il Presidente Obama per aver cercato di distruggerlo perché aveva osato mettere in guardia dalla follia del sostegno agli jihadisti contro Assad.

Inoltre una serie di istituzioni internazionali hanno pubblicato prove dettagliate delle operazioni di contrabbando di petrolio dell’ISIS da parte del governo di Erdoğan in Turchia. I governi russo e norvegese hanno reso pubbliche prove inconfutabili della perfidia turca, e perfino funzionari del Dipartimento del Tesoro USA hanno confermato che il regime turco è un partner dell’ISIS nel lucrativo mercato nero del petrolio su cui si reggono le entrate dello Stato Islamico nel nord della Siria e dell’Iraq. Inoltre, l’ISIS è attivo nel traffico di eroina ed oppio dall’Afghanistan in Russia ed Europa, che frutta introiti per un miliardo di dollari all’anno.