Mentre la NATO persegue la linea di scontro con Russia e Cina, queste ultime rafforzano i già stretti legami di cooperazione con l’India.
L’amministrazione Biden sta organizzando in pompa magna il “vertice della democrazia” il 9-10 dicembre a Washington, mentre intensifica le provocazioni in Ucraina, nel Mar Nero e a Taiwan. Russia e Cina non sono state invitate al vertice, mentre lo sono l’Ucraina e Taiwan.
Nel frattempo, il 26 novembre i ministri degli Esteri di Russia, India e Cina (RIC) hanno tenuto una conferenza online sotto l’egida dell’organizzazione di cooperazione trilaterale che ha portato ad un consenso su una serie di temi strategici: la lotta globale contro il Covid, l’urgenza di aiuti internazionali per l’Afghanistan, la lotta al traffico degli stupefacenti e al terrorismo e la necessità di organizzare un nuovo sistema di rapporti internazionali basati sulla cooperazione win-win.
Viste le tensioni tra Nuova Delhi e Pechino negli ultimi anni – che gli angloamericani hanno sfruttato e esacerbato per tenere l’India fuori dalla Belt and Road Initiative – i risultati del RIC rappresentano un significativo sviluppo strategico.
Lo stesso giorno, il ministro degli Esteri indiano ha annunciato che il 6 dicembre il Presidente russo Vladimir Putin si recherà a Nuova Dehli per la prima visita in persona da due anni a questa parte al Primo ministro Narendra Modi. L’agenda dei colloqui sarà ampia e comprenderà dicussioni riguardo la cooperazione su importanti progetti infrastrutturali, un partenariato nei settori della difesa, del nucleare e dell’aerospazio e il rafforzamento dei legami con l’Unione Economica Eurasiatica guidata dalla Russia.
Un’altra iniziativa strategicamente importante coinvolge India e Pakistan. Islamabad ha annunciato che permetterà il transito di 50 mila tonnellate di grano e medicine salvavita provenienti dall’India e destinate all’Afghanistan, nonostante i divieti vigenti. I due governi sono disposti ad accantonare il pluridecennale conflitto per rispondere alle esigenze umanitarie del popolo afghano.
Siamo di fronte all’inizio di sviluppi promettenti, che indicano la giusta direzione per perseguire gli obiettivi comuni dell’umanità.