Su invito dell’EIR, gli europarlamentari Marco Zanni e Marco Valli (M5S) hanno trascorso tre giorni a Washington per un programma intenso di incontri con membri del Congresso dal 1 al 3 marzo. Al centro dei colloqui, la necessità e l’urgenza della riforma di separazione bancaria, o legge Glass-Steagall.

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Zanni e Valli hanno incontrato una decina di deputati di entrambi i partiti, alcuni dei quali firmatari del disegno di legge “Glass-Steagall” presentato alla Camera dei Rappresentanti, e altri indecisi. Ci troviamo alla vigilia di un’altra crisi globale del sistema finanziario, hanno detto essi, e dobbiamo agire ora sia negli USA che in Europa.

I due europarlamentari italiani hanno potuto illustrare con ampiezza di particolari il caos, l’impoverimento e la crisi bancaria scatenata dall’entrata in vigore e dalla prima applicazione in Italia delle regole europee sul “bail-in”, oltre che la “bomba a orologeria” rappresentata da istituti finanziari come Deutsche Bank o Royal Bank of Scotland, con la loro montagna di derivati. Queste informazioni hanno avuto un forte impatto sui legislatori americani, sottolineando l’urgenza di una riforma alla Glass-Steagall.

Da parte dei promotori della Glass-Steagall ci sono state offerte concrete di collaborazione, mentre in genere sono state raccolte utili informazioni sul dibattito all’interno del Partito Democratico. Tra le altre cose, si è constatato, che i recenti moniti di due presidenti regionali della Federal Riserve sul fatto che l’attuale legge di risoluzione bancaria (la Dodd-Frank) condurrà a un altro gigantesco salvataggio bancario in caso di crisi globale, e che per evitare ciò le banche di Wall Street vanno spacchettate, non sono passati inosservati al Congresso. Del primo monito, quello del Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, è ancora argomento di discussione a due settimane di distanza.

Gli europarlamentari italiani e i rappresentanti dell’EIR hanno incontrato anche gli staff di numerosi altri congressisti, compresi quelli della leadership democratica di Camera e Senato. Da questi incontri è emerso che la leadership parlamentare del partito ha formato una linea difensiva a favore della Dodd-Frank e contro la Glass-Stegall. In particolare, è emerso con grande chiarezza che i sostenitori della candidata Hillary Clinton non firmeranno la proposta di legge. Tuttavia, è stata riscontrata una grande attenzione al messaggio di cui erano portatori gli ospiti, nella consapevolezza del vasto sostegno popolare alla battaglia contro Wall Street.

La proposta di legge HR 381 per il ripristino della Glass-Steagall ha ora settantuno firmatari.