Se ha ragione chi ha definito Angela Merkel “la donna più potente del mondo”, allora la Cancelliera dovrebbe andare a Washington e costringere gli Stati Uniti a “sedere al tavolo” con la Russia per porre fine alla guerra in Siria. Questo è de facto il punto consensuale raggiunto dall’ex gen. Harald Kujat e dal membro del Bundestag Wolfgang Gehrcke, duranta il talk show “Unter den Linden” sul canale di Phoenix TV il 19 ottobre. Il primo fu comandante del Comitato della NATO, dal 2002 al 2005, dopo esser stato Capo di Stato Maggiore delle forze armate tedesche. Il secondo è stato a lungo membro del Partito Comunista della Germania dell’Ovest, fino al 1990, quando divenne un dirigente del partito che ora si chiama Die Linke (la sinistra).

Anche se la discussione verteva sulla crisi dei migranti in Europa, i due ospiti hanno continuamente parlato del fatto che “l’emergenza dei rifugiati è soltanto il sintomo”, e che la causa è la guerra brutale in Siria, che deve cessare.

Il moderatore ha cercato di riportare la discussione sul “tema singolo” dei migranti e della visita in Turchia di Angela Merkel, ma Gehrcke ha esclamato che “nessuno vuole parlare delle cause”. Fare un accordo con Erdoğan nel mezzo delle elezioni in modo analogo a quanto fatto con Gheddafi, “che più tardi macellammo come fosse un cane”, lascia irrisolto il problema attuale. Il gen. Kujat ha detto che il patto non funzionerà, poiché “la chiave sta nel fermare la guerra”. La diplomazia del Ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier è importante, ma “la chiave è nel costringere gli Stati Uniti a sedersi al tavolo con la Russia, per adottare un obiettivo comune”.

Kujat è d’accordo con Gehrcke sulla Turchia, “coinvolta indirettamente” nel sostegno all’ISIS. Sin dall’accordo tra questa e gli Stati Uniti, non viene bombardato l’ISIS, ma i curdi (che erano un importante baluardo contro i terroristi islamici). I russi sono stati accusati di bombardare soltanto i ribelli “moderati” e non l’ISIS, “cosa che non credo vera”. E la Turchia?, ha domandato.

L’ex generale ha anche criticato costantemente l’incapacità dei “nostri politici” di comprendere che abbiamo un serio interesse a che gli Stati Uniti e la Russia e l’Europa cooperino per far cessare la guerra. Rifiutarsi di cooperare con la Russia, accusando falsamente Putin di badare soltanto a sostenere Assad, è un errore. L’Occidente non deve negoziare con Assad, poiché “la Russia lo farà al posto nostro”.

Gehrcke ha citato Sergej Lavrov, Ministro degli Esteri russo, per la proposta di corridoi umanitari di aiuto alla popolazione siriana. Il gen. Kujat ha aggiunto che spera che lavoreremo a stretto contatto con la Russia e le Nazioni Unite su alcune misure comuni.

Far dipendere tutto dalla questione del potere di Assad è un pensiero da ‘torre d’avorio’. Ricordando Willy Brandt e Helmut Schmidt, Kujat ha lamentato l’assenza di dirigenti politici di analoga “lungimiranza”. Per lui Obama ha commesso un grave errore quando ha affermato che gli Stati Uniti non negozieranno con una “potenza regionale” come la Russia. Gehrcke ha sollecitato la Merkel ad andare a Washington, aggiungendo che “se l’ISIS vince, temo una guerra mondiale”.