Il Portavoce della Commissione del Grande Canale Inter-Oceanico del Nicaragua, il dott. Telémaco Talavera, è stato intervistato il 20 dicembre dall’ufficio dell’EIR di Città del Messico. Con notevole ottimismo, egli ha elencato le numerose sfide ed opportunità poste dalla costruzione di questo canale di 278 km che collegherà l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico e verrà costruito in partnership con la società cinese HKND (Vedi EIR Strategic Alert 36/14 e 1/15).


 

Quando gli è stato chiesto della petizione che lo Schiller Institute sta facendo circolare a livello internazionale, per chiedere a Stati Uniti ed Europa di respingere la geopolitica e collaborare coi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), il dott. Talavera, che è anche Rettore dell’Università Agraria del Nicaragua, ha risposto: “Direi che bisogna appoggiare questa iniziativa, perché non possiamo più vivere in un mondo di scontro. Dobbiamo far prevalere nel mondo la logica del rispetto della sovranità, dell’autodeterminazione, della libertà dei popoli di avere il loro punto di vista e la loro visione economica e sociale”.


Per Talavera, i BRICS rappresentano un gruppo di paesi con un grande potenziale, che “non possono essere ignorati”. Europa e Stati Uniti dovrebbero “mettere fine a questa concezione imperiale ed arrogante di essere i padroni del mondo, e tutti gli altri devono essere ai loro piedi e subordinati a loro, invece di promuovere rapporti di cooperazione, rispetto in tutto il mondo, al di là degli aspetti specifici e delle necessarie differenze di cultura, politica, religione ecc.”.


Talavera ha sottolineato che il canale trasformerà tutti i settori economici, sociali ed ambientali del Nicaragua. In particolare, dovrà essere ridefinita l’istruzione, dando maggiore enfasi all’esperienza scientifica, tecnologica ed innovativa. Le università nicaraguensi pianificano già di offrire 315 nuovi corsi di laurea per affrontare le nuove sfide, lavorando gomito a gomito con altre università nella regione, ed anche con quelle di Spagna e Cina.


Il Nicaragua, ha sottolineato Talavera, “è un paese di giovani” e i giovani sono “il motore fondamentale della trasformazione”. Possiedono “quel dinamismo, quella energia piena di speranza, la possibilità di diventare protagonisti della trasformazione sociale. E questo dà un significato alle loro vite…. hanno la creatività, l’innovazione per poter dire: ‘noi giovani saremo costruttori, costruttori di una società migliore per noi stessi, per le nostre famiglie e per la società'”.