Il Segretario di Stato John Kerry ha fatto sapere tramite il Financial Times di ieri che alla conferenza di Parigi sul clima (COP21): “Non ci sarà alcun trattato, definitivamente… Non ci saranno obiettivi di riduzione legalmente vincolanti, come quelli di Kyoto o roba simile”.

Il Presidente francese Hollande ha reagito male. “Se l’accordo non è vincolante a livello legale” ha risposto durante la conferenza stampa a Malta, ai margini del vertice sulle migrazioni, “non vi sarà alcun accordo. Dobbiamo invece conferire all’accordo di Parigi, se ve ne sarà uno, un carattere vincolante nel senso che gli impegni presi devono essere mantenuti e rispettati”.

The Guardian ha riferito che un sondaggio a livello globale ha mostrato che i cittadini cinesi e americani sono quelli meno preoccupati dal riscaldamento globale.

Miquel Arias Canete, portavoce della Commissione UE sul Clima, ha risposto a Kerry: “L’accordo di Parigi deve essere un accordo vincolante a livello legale e a livello internazionale”. Il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha affermato che è ovvio che qualunque accordo a Parigi conterrebbe elementi vincolanti legalmente e ha suggerito che Kerry potrebbe essere “confuso” sulla questione.

Tuttavia non soltanto il Congresso americano, ma anche le potenze India e Cina non si sottometteranno ad accordi suicidi parigini, come fecero a Copenhagen nel 2009, lasciandosi ingannare.

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