Pochi giorni dopo che Helga Zepp-LaRouche aveva lanciato un appello per un vertice d’urgenza tra i Presidenti di Russia, Cina e Stati Uniti per allentare le gravi tensioni sorte in Asia Sudoccidentale, Putin ha proposto una riunione d’emergenza dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per discutere come assicurare la pace e la stabilità nel mondo.
Il Presidente russo ha reiterato la proposta nella solenne occasione del Quinto Forum Mondiale sull’Olocausto tenutosi a Gerusalemme il 23 gennaio, notando che “Un vertice con i Paesi che diedero il principale contributo alla sconfitta dell’aggressore e alla creazione del sistema internazionale post-bellico svolgerebbe un ruolo enorme nella ricerca di risposte collettive alle sfide moderne”. Ha aggiunto di averne già discusso con qualcuno di essi e che il vertice potrebbe tenersi “in qualsiasi Paese e in qualsiasi momento convenga alle controparti”.
Il Presidente francese Emmanuel Macron, che partecipava alle commemorazioni di Gerusalemme, ha appoggiato la proposta di Putin, affermando che i cinque membri permanenti “hanno una responsabilità storica” come “garanti della pace mondiale”.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha similmente affermato che “l’instabilità e le incertezze mondiali aumentano, mentre il multilateralismo e le Nazioni Unite si trovano di fronte a chiare sfide. La Cina sostiene l’iniziativa russa di tenere un vertice dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU” e si offre di coordinarne la preparazione.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha dichiarato ai giornalisti il 24 gennaio che Mosca comunicherà ai rispettivi governi i dettagli nella prima metà della prossima settimana.
Sarà cruciale la risposta degli Stati Uniti. Mentre Trump sarebbe favorevole, egli è sotto enorme pressione da parte del “partito della guerra” in entrambi gli schieramenti, e le procedure di impeachment in corso hanno riattizzato la campagna russofobica.