Eagle Pass, una cittadina di 30.000 abitanti situata lungo il confine tra Stati Uniti e Messico, è diventata il punto focale di una resa dei conti sulla politica dell’immigrazione tra il governatore del Texas Greg Abbott (foto) e l’amministrazione Biden. Abbot, repubblicano, ha lanciato la “Operazione Stella Solitaria”, dispiegando le truppe della Guardia Nazionale a Eagle Pass per stendere filo spinato e installare un muro di container lungo il fiume Rio Grande per scoraggiare gli immigrati illegali. Quando gli agenti federali della polizia di confine sono arrivati per tagliare il filo, la loro azione è stata bloccata da una sentenza del tribunale, sollecitata dalle autorità statali, sentenza poi rovesciata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha appoggiato il loro diritto di prelazione sull’azione statale.
Ciò ha provocato un’escalation e il tema è diventato di rilevanza nazionale. La Conferenza dei governatori repubblicani ha appoggiato Abbott, rilasciando una dichiarazione che plaude al “diritto costituzionale del Texas all’autodifesa”. Donald Trump, che nel 2016 ha cavalcato la questione dell’immigrazione per conquistare la Casa Bianca, impegnandosi a chiudere le frontiere e a deportare i clandestini, ha appoggiato Abbott e ha sostenuto che i repubblicani non devono appoggiare la legge sull’immigrazione ora al Senato, perché favorirebbe la campagna di rielezione di Biden, cioè, sarebbe un “regalo ai democratici della sinistra radicale”. La legge del Senato, sostenuta dalla Casa Bianca, è un tentativo di compromesso che collega l’azione per arginare l’immigrazione, richiesta dai repubblicani, ai finanziamenti per l’Ucraina, bloccati dai repubblicani del Congresso.
Trump ha dichiarato la scorsa settimana che, se riconquisterà la presidenza, userà immediatamente il potere per effettuare deportazioni di massa di clandestini e rifiuterà l’amnistia per gli immigrati che attualmente vivono negli Stati Uniti. Il 4 febbraio, Abbott si è unito a tredici governatori repubblicani che hanno annunciato un piano per estendere l’operazione ad altre aree lungo il confine. Solo a dicembre, le autorità hanno registrato circa 300.000 (!) attraversamenti illegali del confine col Messico.
Lo scontro sulla politica dell’immigrazione non è solo una battaglia settaria, che probabilmente emergerà come tema centrale nelle elezioni del 2024, ma ha suscitato un dibattito su una nuova “guerra civile”, dato che per molti cosiddetti conservatori statunitensi la secessione dall’Unione da parte degli Stati del Sud nel 1861 fu l’affermazione dei “diritti degli Stati” contro un governo federale troppo invadente. Sebbene la resa dei conti a Eagle Pass non abbia raggiunto quel livello di scontro, il dramma è servito a distogliere l’attenzione dalla vera causa della crisi migratoria, ovvero il sostegno del governo statunitense alle politiche di saccheggio neocoloniale e alle guerre imperiali che hanno distrutto nazioni e costretto persone disperate a fuggire dalle loro case in cerca di vite migliori.