Dalla Casa Bianca giungono segnali incoraggianti su un possibile nuovo incontro tra il Presidente nordcoreano Kim Jong-un e il Presidente Trump. Il leader nordcoreano ha scritto una lettera personale alla sua controparte americana per il Nuovo Anno, accolta calorosamente da Trump, che l’ha mostrata a un Consiglio dei Ministri il 3 gennaio, dicendo “abbiamo proprio stabilito un ottimo rapporto”.

L’8 gennaio Kim si è recato con sua moglie a Pechino, dove ha avuto colloqui col Presidente cinese Xi Jinping e dove ha festeggiato il suo 35esimo compleanno. Anche se i media occidentali si lasciano andare a ogni genere di speculazione su come questo costituisca un avvicinamento alla Cina e un allontanamento dagli Stati Uniti, in realtà è un segnale che i negoziati con Washington procedono. Kim si sente rassicurato dal fatto di poter contare sul rapporto con Pechino, quando affronterà i colloqui con gli Stati Uniti. Anche se il rapporto con il Presidente americano è buono, come hanno sottolineato entrambi i leader, Kim sa che vi sono molte persone nell’establishment politico americano, e nella stessa Amministrazione di Trump, che non sono felici del dialogo con la Corea del Nord. E deve capire che Trump stesso è sotto attacco per la sua diplomazia non convenzionale.

La leadership cinese, di fatto, ha svolto un ruolo determinante nel rendere possibile questo sviluppo positivo nei rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord, e Trump l’ha riconosciuto. Durante la sua visita, Kim ha visitato una zona di sviluppo tecnologico vicina a Pechino. L’idea che progetti simili possano essere realizzati anche nella Corea del Nord, una volta risolta la questione della non proliferazione, è indubbiamente un incentivo che spinge il leader nordcoreano verso l’eliminazione delle armi nucleari.

Mentre Kim Jong-un faceva ritorno a Pyongyang, il Presidente sudcoreano Moon Jae-in ha commentato di essere fiducioso che nell’anno nuovo vi sarà un secondo vertice tra Trump e Kim, che getterà le basi per un altro vertice tra i leader delle due Coree. “Il secondo vertice tra Corea del Nord e Stati Uniti – che si terrà presto – e una visita a Seul del Presidente nordcoreano Kim Jong-un saranno i momenti di svolta che concreteranno la pace nella penisola coreana”, ha dichiarato Moon il 10 gennaio durante la sua conferenza stampa annuale.

Ha aggiunto che “non abbasseremo la guardia fino a quando non verrà mantenuta la promessa di denuclearizzare la penisola e la pace sarà pienamente istituzionalizzata”. Il Presidente sudcoreano è sotto attacco da parte degli oppositori politici e di funzionari americani che ritengono che sia andato troppo in là nel cameratismo con Kim Jong-un. La sua dichiarazione contribuirà a mettere a tacere le critiche nei confronti dei suoi sforzi per portare la pace nella penisola.