La narrazione ufficiale secondo cui i prezzi di energia, cibo e merci in generale salgono a causa 1. della Cina e 2. della Russia e della guerra in Ucraina, ha perso di credibilità, tanto che persino qualche media dell’establishment rompe le fila della propaganda. Come questa newsletter ha già documentato in passato, l’iperinflazione dei prezzi delle merci è cominciata ben prima della guerra ed è dovuta agli hedge funds che hanno spostato liquidità dai titoli finanziari ai derivati sulle commodities.
Anche una squadra investigativa all’istituto olandese Lighthouse ha documentato recentemente come l’attuale aumento dei prezzi delle derrate alimentari sui mercati mondiali sia la conseguenza della speculazione finanziaria e non, come dicono i giornaloni, “colpa di Putin”. Il rapporto di Lighthouse è stato ripreso dal popolare programma televisivo tedesco Plusminus (ARD) e dall’indiano The Wire.
“I prezzi mondiali del cibo hanno raggiunto i massimi livelli storici il marzo scorso. Mentre milioni di persone in più sono minacciate dalla fame nel mondo, gli speculatori hanno inondato i mercati delle commodities alla ricerca di un profitto sull’aumento dei prezzi”, si legge nella presentazione del rapporto.
“A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, le banche internazionali hanno cominciato a cercare il modo i cui i propri clienti potessero scommettere sull’aumento dei prezzi del cibo. Il 7 marzo, quando il grano ha toccato i massimi storici, i gestori patrimoniali di JP Morgan hanno pubblicato un articolo che incoraggiava i clienti ad investire nei fondi agricoli.
“Nella prima settimana di marzo, gli ‘exchange traded funds’ (o ETF, ovvero fondi di fondi quotati in borsa) hanno ricevuto “investimenti” per 4,5 miliardi di dollari. In aprile, due grandi ETF agricoli avevano attratto 1,2 miliardi netti, un aumento del 600 per cento rispetto a tutto l’anno precedente.
“Mentre incombe una nuova crisi alimentare, col prezzo del pane più che raddoppiato in paesi instabili in Africa e Medio Oriente, vi riveliamo come i regolatori finanziari si sono piegati a potenti gruppi lobbistici e hanno allentato i freni all’eccesso di speculazione che erano stati proposti dopo la crisi del 2008”.
La redazione di Plusminus ha dato conto dello studio di Lighthouse e ha chiesto un commento alla Commissione UE, che il 7 luglio ha risposto per iscritto: “In questa situazione insicura i mercati sono molto nervosi e molto volatili. Riteniamo che il comportamento dei mercati in situazioni di scarsa offerta e alta insicurezza non sia eccezionale”.
La dichiarazione della Commissione UE si commenta da sola. Non è un caso che squarci di verità sull’inflazione dei prezzi delle merci siano emersi in Olanda, paese in cui l’intera popolazione si sta ribellando all’oligarchia (nella foto le manifestazioni degli agricoltori coi trattori). Manca ovviamente la soluzione: tagliare la liquidità all’economia speculativa con la riforma Glass-Steagall (separazione bancaria) ed escludere i trader non commerciali dai mercati a termine delle merci. Questo non solo sgonfierà istantaneamente i prezzi delle merci, ma metterà anche a nudo lo stato di bancarotta irrimediabile del sistema finanziario globale. Per far riprendere l’economia occorrono i passi successivi delle “quattro leggi” di LaRouche: banca nazionale, credito per le infrastrutture e un nuovo sistema monetario e creditizio (nuova Bretton Woods).
Il rapporto Lighthouse: https://www.lighthousereports.nl/investigation/the-hunger-profiteers/
La puntata di Plusminus: https://www.ardmediathek.de/video/plusminus/zocker-treiben-lebensmittelpreise/das-erste/Y3JpZDovL2Rhc2Vyc3RlLmRlL3BsdXNtaW51cy9mNWExMDE2My1mNmU0LTQ5MzEtYmRhNS1jNGY3ODI4MGRiYjE
L’articolo di The Wire: https://thewire.in/economy/speculation-is-contributing-to-global-food-insecurity-significantly