In un passo atteso da tempo, due media mainstream in Europa hanno finalmente deciso di prendere di petto la la visione parziale dell’Europa sull’approccio dell’Asia nella lotta contro la pandemia da Coronavirus. Il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung all’inizio di questa settimana ha pubblicato una valutazione di tre specialisti tedeschi sull’operato della Cina che ritengono che l’Asia orientale abbia avuto successo laddove l’Europa ha fallito: vale a dire “eliminando il Coronavirus invece di limitarsi a conviverci”.
Il Vietnam, ad esempio, con i suoi 90 milioni di abitanti, ha segnalato solo 35 morti dall’inizio della pandemia, mentre la Francia, con i suoi 60 milioni di persone, ha invece avuto 40.000 morti; e Taiwan si riportano solo 7 morti. E mentre i principali paesi europei, Italia inclusa, registrano quotidianamente un numero di contagi superiori ai 20.000, la Corea del Sud riporta una percentuale giornaliera di solo 100 casi. E questo è avvenuto senza lockdown né in Vietnam né a Taiwan. Questi paesi hanno invece adottato tamponi di massa, il tracciamento dei contatti coll’aiuto dalla tecnologia, l’applicazione della quarantena, produzione e distribuzione di mascherine sostenute dal governo (Taiwan), requisiti per le mascherine e controlli dei sintomi. E benché l’Europa possa imparare da questi esempi, così come dalla Cina, troppi preferiscono insistere con arroganza sul fatto che l’Europa non deve diventare uno “stato di sorveglianza” come la Cina.
Un vantaggio che hanno indubbiamente il Vietnam e le altre nazioni asiatiche è che la popolazione è disciplinata se si tratta di indossare mascherine, cosa che il 96% di loro fa, la maggior parte già dall’inizio di questa pandemia, mentre in Francia, il 60% della popolazione si dice sia in disaccordo con misure rigorose.
Contrariamente a molte nazioni asiatiche, i governi europei si sono rifiutati di attuare misure rigorose quando la pandemia era ancora all’inizio e hanno agito troppo tardi quando la pandemia era già giunta al suo apice, dichiara il quotidiano tedesco Die Zeit.

La Germania ha qualcosa di cui può andare fiera nell’era COVID: la società tedesca BioNTech ha collaborato con Pfizer per una rivoluzione sui vaccini con il suo approccio mRNA. Il vaccino Pfizer / BioNTech è stato il primo a presentare alle autorità statunitensi la domanda di autorizzazione per l’uso di emergenza.