Mentre continuano a pubblicare fake news sull’Ucraina, i media occidentali censurano quasi del tutto la rivolta degli agricoltori che sta paralizzando l’Olanda. La protesta gode del sostegno popolare e degli agricoltori delle altre nazioni, essi stessi pronti a scendere in strada. Ci sono state manifestazioni con e senza trattori in Spagna e Polonia, mentre gli agricoltori italiani, ispirati da quelli olandesi, hanno iniziato azioni di protesta nel Mezzogiorno ed a Milano. E ora si muovono anche i tedeschi.
Come abbiamo riferito la scorsa settimana, la protesta olandese è stata scatenata dalla decisione governativa di applicare le direttive UE sulla riduzione dei fertilizzanti azotati e della superficie coltivata. Dato che le stesse disposizioni sono state votate dal parlamento tedesco la scorsa settimana, gli agricoltori tedeschi stanno dissotterrando l’ascia di guerra.
In un articolo pubblicato il 6 luglio sul quotidiano Telegraaf, lo scienziato olandese Guus Berkhout, fondatore di Climate Intelligence (CLINTEL), ha appoggiato la protesta degli agricoltori olandesi e denunciato l’assalto “insensato” contro l’azoto come parte del generale imbarbarimento della politica (https://issuu.com/johna.shanahan/docs/220709_climategate_netherlands).
Il settore agricolo olandese “è considerato nel mondo come un esempio da manuale di come praticare un’agricoltura intensiva in modo sempre più sostenibile”, scrive Berkhout. Ma “da anni il nostro paese è governato da ministri che non hanno la minima idea riguardo ai loro dicasteri. A causa della loro incompetenza, essi sono facile preda di gruppi militanti e scaltri lobbisti. Come risultato, fanno regole e leggi che vanno completamente fuori bersaglio. Invece di risolvere i problemi, creano le crisi (…) Sembra come se ogni attività nazionale di successo debba essere distrutta, preferibilmente prima del 2030”.
Lo scienziato olandese fa presente che l’Olanda è un paese piccolo e densamente popolato, delimitato dal Mare del Nord, dove lo spazio è un lusso e per questo va amministrato con competenza. “E ora c’è questa insensata crisi dell’azoto. Secondo il movimento verde, l’uso di fertilizzanti da parte degli agricoltori starebbe causando un disastro alle aree naturali adiacenti. Se agli agricoltori non è più concesso di eccellere con alte rese per ettaro, c’è bisogno di altro terreno per conseguire le stesse rese. Ma questa superficie extra semplicemente non ce l’abbiamo”.
(…) “CO2 e NH3 sono crisi artificiali costruite da allarmisti del clima e dell’azoto che, con i loro scenari lugubri, hanno in pugno i governi e i parlamenti in Europa. Ma gli ingenui amministratori non si accorgono di quanto sia essenziale il ruolo di CO2 e NH3 nella natura. Non è la CO2 la materia prima della vita sulla terra e il NH3 indispensabile per garantire cibo sufficiente per il futuro? Sono o non sono CO2 e NH3 una benedizione per l’umanità? Non ci si crede, ma dopo CO2 e NH3 gli allarmisti verdi stanno preparando una crisi del metano. Secondo loro, CH4 è il supremo disastro per il pianeta Terra”.