Pubblichiamo a puntate lo studio dello Schiller Institute sulla creazione di un sistema sanitario mondiale, in vista della conferenza internazionale su internet che si terrà il 25 e 26 aprile. Questa è la prima parte.
11 aprile 2020 – Al momento della pubblicazione di questo urgente appello a costruire un Sistema Sanitario Mondiale, il mondo aveva confermato oltre 1,75 milioni di casi di COVID-19, e il numero dei decessi attribuiti alla pandemia era di oltre 100.000. Questa malattia, attiva per la prima volta nell’uomo nel dicembre o novembre 2019, si è diffusa, nel giro di pochi mesi, in quasi tutte le nazioni del mondo, con un feroce tasso di crescita nelle popolazioni che non hanno preso misure severe per arrestarne l’avanzata. Si stima che il tasso di mortalità tra i contagiati sia di un ordine di grandezza superiore a quello dell’influenza stagionale. Nel momento in cui leggerete questa chiamata all’azione, i numeri saranno maggiori, forse molto, molto maggiori.

La cosa più grave è che potremmo assistere a un’esplosione di contagi e decessi nel cosiddetto settore meno sviluppato o Terzo Mondo, soprattutto in Africa – il cui sottosviluppo è il tallone d’Achille dell’intera specie umana, che richiede un’attenzione particolare, come specifichiamo di seguito.
Sconfiggere questo virus mortale richiederà un’azione globale immediata e coordinata: misure intensive di salute pubblica, compresi tamponi approfonditi e l’isolamento di coloro che risultano infetti; un enorme aumento della disponibilità di strutture e attrezzature sanitarie; investimenti significativi e risorse dedicate alla ricerca di cure e di un vaccino; grandi passi avanti nelle misure igienico-sanitarie, soprattutto nelle nazioni meno sviluppate; e porre fine alla carenza di sviluppo storicamente inutile – e di un vero e proprio saccheggio – nel mondo. Questa pandemia globale richiede una risposta globale, poiché i serbatoi del virus in qualsiasi parte del mondo potrebbero causare seconde ondate per anni.

E’ necessario un Sistema Sanitario Mondiale che copra ogni parte del pianeta.
Una tale risposta globale richiede, soprattutto a livello centrale, il coordinamento tra Stati Uniti, Cina, Russia e India, un’alleanza delle Quattro Potenze aperta a tutte le nazioni del pianeta. I leader di queste quattro nazioni dovrebbero tenere al più presto un vertice per elaborare approcci comuni per affrontare le enormi esigenze sanitarie, materiali e infrastrutturali del mondo, come primo passo verso la creazione di un Nuovo Paradigma che sostituisca il vecchio sistema in bancarotta.
Non c’è altro modo per sconfiggere la pandemia.

Benché il COVID-19 sia il disastro attualmente al centro delle preoccupazioni di tutto il mondo, è solo uno dei tanti a cui il mondo è suscettibile, a causa di un fallimento dell’ordine internazionale negli ultimi cinquant’anni, in particolare il saccheggio mortale delle nazioni del settore in via di sviluppo. Un’espulsione di massa coronale solare potrebbe mettere fuori uso la maggior parte delle reti elettriche mondiali – perché non sono state preparate a tale evento, anche nei Paesi cosiddetti “sviluppati”? Un asteroide o una cometa non ancora scoperta potrebbe distruggere un intero continente – perché non abbiamo sviluppato difese contro questa minaccia? Ci sono 800 milioni di persone su questo pianeta che non hanno cibo adeguato – perché questo è stato tollerato? Una piaga di locuste minaccia attualmente la vita e il sostentamento di decine di milioni di persone. Un’altra epidemia potrebbe scoppiare da un momento all’altro – perché non abbiamo difese migliori contro i virus?
La comunità mondiale deve creare una capacità di resilienza per poter sopravvivere a lungo termine, non solo a breve termine, sperando che non si verifichino eventi insoliti, ma preparata per una vera sicurezza e protezione. Questo non può accadere con il paradigma economico neoliberista che ora sta fallendo. Non può accadere sotto un regime di salvataggio delle banche e dei valori finanziari come sacrosanti. Quel sistema, con la sua bolla speculativa da 1.800.000 miliardi di dollari, è ora completamente in bancarotta, e deve essere sottoposto a un processo di riorganizzazione fallimentare a lungo specificato dall’economista americano Lyndon H. LaRouche, insieme alla contemporanea richiesta di costruire un nuovo sistema di credito hamiltoniano, a livello nazionale e internazionale, per rimettere l’umanità sulla strada dello sviluppo fisico-economico guidato dalla scienza. La sopravvivenza e lo sviluppo a lungo termine della specie umana richiedono un sistema mondiale che riconosca la scintilla divina del potenziale genio in ogni individuo e che cerchi di promuovere tale potenziale attraverso lo sviluppo economico, culturale e scientifico.
In questa sede ci assumiamo il compito di delineare il sistema sanitario mondiale necessario. Si tratta di una prima approssimazione dei requisiti, che speriamo di arricchire nelle prossime settimane con il contributo di esperti internazionali e di persone interessate.
Cominciamo ponendo e rispondendo a due domande:
1. Qual è la causa di questa crisi, forse la peggiore che l’umanità abbia mai affrontato?
2. Qual è la totalità delle misure che dovrebbero essere prese su tutti i fronti, sia negli Stati Uniti che nel mondo, per sconfiggere la pandemia?

Non iniziamo elencando tutte le strozzature e le carenze e cerchiamo di lavorare dal basso verso l’alto. Cominciamo invece a capire che cosa è necessario: Dobbiamo usare questa crisi esistenziale per superare finalmente il sottosviluppo di ampi settori dell’umanità, una condizione che non è degna della specie umana. Poi, determiniamo le esigenze economiche fisiche per realizzare ogni passo del percorso, comprese le distinte dei materiali e il fabbisogno di manodopera, definite dal punto di vista dell’ingegneria industriale. Poi torniamo alle strozzature e capiamo come riusciremo a superarle, nei tempi previsti o prima. Scopriremo che, per raggiungere quella traiettoria, ci troveremo in una marcia forzata che richiede costanti progressi tecnologici; scopriremo di essere nel campo della scienza dell’economia fisica, dove l’opera dell’economista Lyndon LaRouche è la nostra unica guida e road map.
Troveremo inoltre che tale approccio richiede una piena cooperazione internazionale, soprattutto tra Stati Uniti e Cina, per raggiungere questi obiettivi comuni dell’umanità. Chiunque si opponga a tale cooperazione dovrebbe essere classificato scientificamente nello stesso genere e nella stessa specie, politicamente, del Coronavirus stesso.
Questo approccio è il modo in cui Franklin D. Roosevelt mobilitò la nazione per sconfiggere il fascismo nella seconda guerra mondiale. È così che gli ingegneri della NASA hanno trasformato l’incombente catastrofe dell’Apollo 13 in un successo. E nel nostro attuale tentativo di sconfiggere il Coronavirus in tutto il pianeta, anche qui il fallimento non è un’opzione.
Questa crisi veniva preparata da 50 anni
Il Coronavirus non è stato causato da una propensione cinese a banchettare con i pipistrelli. Né è stato cucinato in un laboratorio militare segreto nel Regno Unito o negli Stati Uniti (anche se la promozione pubblica del desiderio del principe Filippo di reincarnarsi in un virus per contribuire a ridurre la popolazione del pianeta, fa riflettere). È stato causato da un processo fisico-economico di fondo che è in corso da almeno mezzo secolo. In realtà, Lyndon LaRouche aveva previsto l’attuale pandemia quasi 50 anni fa, prima nel 1971 nel suo monito pubblico sulla fine del sistema di Bretton Woods; e poi ripetutamente a partire dal 1974, in una testimonianza davanti alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati degli Stati Uniti, dove aveva avvertito del pericolo di un imminente olocausto biologico, dovuto a politiche economiche sbagliate.
In un documento del 1985 intitolato https://larouchepub.com/lar/2020/4712-projecting_pandemics-lar.html The Role of Economic Science in Projecting Pandemics as a Feature of Advanced Stages of Economic Breakdown, LaRouche aveva spiegato che la vera causa delle pandemie e di fenomeni simili è quando cala lo sviluppo demografico potenziale relativo della società, ovvero quando la capacità fisico-economica di una società di sostentare una popolazione in aumento con un migliore tenore di vita e una maggiore longevità scende al di sotto del livello effettivo della popolazione.
“La crescita economica (e demografica) sostenibile, si misura come un tasso (idealmente) costante di aumento della densità demografica relativa potenziale di quella società. Questa è la misura del potenziale medio di crescita della società nel suo complesso, ed è anche la misura assoluta della produttività pro capite del lavoro in quella società”. LaRouche spiegò che per ottenere un amento della densità demografica potenziale relativa è necessario che l’economia produca “energia libera” al di sopra dell'”energia del sistema”, e specificò:
“Nei processi economici, l'”energia del sistema” è rappresentata dall’interdipendenza tra tre “panieri di mercato” di consumo. Ognuno di questi ‘panieri di mercato’ corrisponde ad un valore minimo, necessario per mantenere il processo economico ad un livello costante di potenziale neghentropico. Questi tre sono: 1) il “paniere di mercato” dei consumi delle famiglie, pro capite; 2) il “paniere di mercato” dei beni dei produttori; 3) il “paniere di mercato delle “infrastrutture economiche di base: produzione e distribuzione di energia, gestione delle acque, trasporti, ecc.

Segue l’invito per la conferenza del 25 e 26 aprile a cui è possibile prenotarsi con RSVP e indicando l’indirizzo email a cui verrà mandato il link per collegarsi via internet


https://movisol.org/conferenza-internazionale-su-internet-il-25-e-26-aprile-costruire-ora-un-sistema-sanitario-mondiale-per-sconfiggere-la-pandemia/?fbclid=IwAR2OO9DFoQ-grDT1TWPcDb35LzNQw3_ENyOnuRNPUeZA3H4VTnZf8fp5sJY