Il Presidente cinese Xi Jinping è giunto in Svizzera il 15 gennaio per una visita di Stato e per pronunciare il discorso di apertura al World Economic Forum di Davos il 17 gennaio, la prima volta per un capo di stato cinese. L’ironia è che Davos è forse il forum internazionale più emblematico del morente ordine imperiale.

U

n articolo su Xinhua del 15 gennaio ha passato in rassegna i temi centrali che Xi dovrebbe affrontare, sotto il titolo “Una comunità dal destino comune, una casa comune per l’umanità”. Da quando nel 2012 Xi propose per la prima volta il concetto, “esso ha plasmato l’approccio della Cina alla governance globale”. L’articolo cita Tanq Qifang, un ricercatore all’Istituto Cinese per gli Studi Internazionali, che spiega: “Il concetto di una comunità dal destino comune trascende ogni sorta di differenze nella società umana e mira al massimo beneficio per tutti”.
Il tema centrale della visita di stato di Xi in Svizzera è stato la cooperazione sull’innovazione, facendo seguito al Partenariato sull’Innovazione Strategica che i due Paesi hanno firmato durante la visita dell’allora presidente svizzero Schneider-Ammann a Pechino.

Ricordiamo che la Svizzera fu il primo Paese a riconoscere ufficialmente la Cina nel 1950, a firmare un accordo di libero scambio nel 2007 e a riconoscerle lo stato di economia di mercato. Il produttore svizzero di ascensori Schindler fu la prima impresa occidentale, negli anni Settanta, a fondare una joint venture con un’impresa cinese. La Svizzera e la Cina hanno venti accordi di cooperazione, da quelli industriali a quelli su questioni giuridiche e sui diritti umani.