Nel conflitto ucraino sono state violate tutte le regole. Lo ha affermato alla recente conferenza dello Schiller Institute il 26 maggio il Gen. Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, “non solo da parte russa, ma anche dalla NATO”. La fedeltà atlantica di Tricarico non può essere messa in dubbio: il generale italiano è stato vicecomandante dell’Operazione Allied Forces del 1999, che bombardò la Serbia e che Tricarico cita come esempio di uso controllato della forza. Ma egli non può tacere di fronte alle violazioni delle regole della NATO compiute specialmente dall’“azionista di maggioranza”, cioè dagli USA:
“L’articolo 1 dello statuto NATO dice che i paesi membri si impegnano a risolvere in modo pacifico ogni controversia che li coinvolga”, ha affermato. “Allora chiedo a tutti se c’è stato un paese della NATO che abbia levato la voce chiedendo di rispettare questa regola fondamentale. No, invece c’è stato esattamente l’opposto, c’è stata la corsa a risolvere questa controversia con le maniere forti e a tutti i costi”.
Poi c’è l’articolo 4, che dice che qualora un paese membro dell’Alleanza pensi che ci sia un pericolo per la propria sicurezza o quella dell’Alleanza, esso può richiedere una consultazione tra alleati. Ma invece delle consultazioni, “il segretario alla Difesa USA ha riunito 40 paesi a Ramstein, non per consultarsi su un attacco da parte di un paese nemico come la Russia, ma per pianificare una forte difesa fino all’ultima goccia di sangue. Il segretario alla Difesa USA Austin ha parlato di indebolire la Russia fino a che questa non rappresenti più un pericolo per nessuno”.
“Passiamo all’Art. 10: questo afferma che i paesi membri possono invitare, per voto unanime, altri paesi a entrare nella NATO, se questo aumenta la sicurezza nell’area del Nord Atlantico. Due paesi hanno chiesto di entrare e naturalmente tutti vedono che questo non comporta un aumento della sicurezza, ma esattamente il contrario, cioè una grande destabilizzazione di una situazione che è già fortemente compromessa. E, nonostante ciò, si sono precipitati ad accelerare questo ingresso nella NATO.
“Gli Stati Uniti hanno gettato la maschera e hanno abusato temerariamente della posizione nella NATO, dando ordini a tutti e usando per questo un megafono di nome Jens Stoltenberg. E questo, contrariamente alla direzione indicata dai principii della NATO che loro, da azionisti di maggioranza, dovrebbero rispettare.”
“Il buon senso dovrebbe tornare a prevalere”, ha concluso Tricarico. Invece di “versare benzina sul fuoco, come fanno tutti in una frenesia guerrafondaia, dovremmo ritrovare la saggezza di promuovere il negoziato, che è la sola via d’uscita da questa situazione”.