Il Congresso USA cambierà politica sull’Ucraina se i repubblicani vinceranno le elezioni di metà mandato in novembre? Defense One, in un preoccupato articolo pubblicato l’11 luglio (https://www.defenseone.com/policy/2022/07/will-republicans-cut-ukraine/374082/ ), teme che accadrà proprio questo.
“A quasi cinque mesi dall’invasione russa, il consenso per gli aiuti militari e finanziari degli Stati Uniti a Kiev viene meno nella base di destra del Partito Repubblicano, un gruppo che è stato spinto dai suoi leader e dalle principali personalità dei media ad opporsi ai piani di intervento dell’amministrazione Biden, o addirittura a schierarsi con l’invasione della Russia”, scrive Jacqueline Feldscher, corrispondente di Defense One per la sicurezza nazionale.
“Alcuni osservatori si chiedono per quanto tempo ancora gli americani – soprattutto gli elettori e i legislatori di destra – finanzieranno un costoso stallo tra Kiev e Mosca. Pochi prevedono che l’Ucraina possa vincere senza un aumento significativo della potenza di fuoco, delle forze di terra o del coinvolgimento militare diretto dei paesi vicini membri della NATO. Se il Partito Repubblicano dovesse ottenere la maggioranza al Congresso, il fatto che gli Stati Uniti continuino ad armare l’Ucraina potrebbe dipendere da chi controlla la politica e i portafogli: i leader repubblicani moderati e internazionalisti che presiedono le commissioni chiave o le superstar della estrema destra del partito che sono isolazioniste”.
Il problema è lo stesso dell’Europa: gli americani sono più preoccupati dell’economia e dell’inflazione in picchiata che per una guerra persa in Ucraina in cui vengano buttate via decine di miliardi di dollari.
L’articolo di Feldscher cita Russ Vought, presidente del Center for Renewing America ed ex direttore dell’Office of Management and Budget dell’amministrazione Trump, il quale ritiene che, mentre il voto alla Camera a sostegno del pacchetto di armi per l’Ucraina sia stato “un discreto successo, se si svolgesse oggi, “ci sarebbero cento repubblicani contrari, e molti di più al Senato”.
“Ci chiediamo: non ci va il pacchetto destinato all’Ucraina o siamo semplicemente contrari al processo?”, ha proseguito. “Non ci piace il processo, ma la nostra principale preoccupazione è che non sovvenzioniamo un governo secondo cui dobbiamo andare avanti ‘finché serve'”.
Anche per Dan Caldwell, vicepresidente della politica estera di Stand Together, che riceve finanziamenti in parte dall’uomo d’affari di destra Charles Koch, coloro che pensano che la politica del “whatever it takes” sia sicura sono “un po’ ingenui”,
Inoltre, scrive Feldscher, alcuni democratici ammoniscono che un Congresso controllato dai repubblicani “prenderebbe di mira” gli aiuti all’Ucraina.
Ruben Gallego (foto), deputato democratico dell’Arizona, ha twittato il 1° luglio: “Il fatto è che se i repubblicani prenderanno il controllo della Camera, il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina verrà a mancare. Non saremo in grado di impedire a @RepMTG & @mattgaetz di dettare la nostra politica sull’Ucraina”, riferendosi alla congressista repubblicana Marjorie Taylor Greene e al suo collega Matt Gaetz, che si preoccupano più dell’inflazione e dell’economia che di una guerra senza vincitori in Ucraina.