La seguente lettera è stata trasmessa ieri ai quattro senatori americani che hanno ripresentato la scorsa settimana il disegno di legge per il ripristino del Glass-Steagall Act, le senatrici Warren e Cantwell (democratiche), il Sen. McCain (repubblicano) e il Sen. King (indipendente), nonché al Sen. Bernie Sanders, che ha fatto di Glass-Steagall il cavallo di battaglia della sua campagna per la Presidenza USA, ed alla deputata Marcy Kaptur, che aveva già presentato un disegno di legge simile alla Camera dei Rappresentanti:

Cari Senatori,

l’Italia segue con grande interesse il dibattito avviato negli Stati Uniti dal vostro disegno di legge al Senato per ripristinare la legge Glass-Steagall. Il vostro disegno di legge ha ispirato ddl simili al Parlamento italiano, che devono ancora essere discussi in Aula. La crisi greca, che sembra infinita a causa della posizione intransigente della Germania, e del rifiuto di un taglio del debito, benché nel 1953 proprio il debito della Germania sia stato dimezzato, è un motivo in più per adottare la legge Glass-Steagall. La Grecia non può sconfiggere da sola la bolla speculativa e questo sistema economico ingiusto. Il referendum greco mostra che il 61% della popolazione vuole porre fine alla politica di austerità della Troika ed auspica un nuovo sistema creditizio, possibile solo con Glass-Steagall. Come ha detto Tsipras parlando al Parlamento Europeo la scorsa settimana, il denaro della BCE non è andato alla popolazione greca, ridotta ormai alla miseria, ma è andato alle banche, prima tra tutte Deutsche Bank che ha la più alta esposizione in derivati in Europa.

Siamo dunque grati del vostro coraggio nello sfidare Wall Street, e confidiamo che il vostro dibattito porterà speranza anche all’Europa, che sta tradendo i suoi stessi valori e la propria cultura negando alla Grecia la ristrutturazione del debito.

Vi auguriamo buona fortuna!

Liliana Gorini
Presidente di MoviSol, Milano (Italia)

Alfonso Gianni,
direttore della Fondazione Cercare Ancora, ex sottosegretario allo Sviluppo nel secondo governo Prodi, Altra Europa con Tsipras, Roma (Italia)