Il Presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto una calorosa accoglienza durante la sua breve visita in Austria il 5 giugno, nell’occasione dei 50 anni di cooperazione tra i due Paesi nel settore del gas naturale. Politicamente, questa è un’altra indicazione dello smantellamento della posizione anti-russa dell’Unione Europea.
Il Cancelliere Sebastian Kurz ha dichiarato ai media che il suo governo continuerà a rispettare per il momento il decreto dell’UE sulle sanzioni, ma che durante il turno di presidenza dell’UE, che inizia in luglio, cercherà di allentarle. “Riteniamo che una situazione del tipo win-win sia migliore per tutte le parti di una situazione del tipo lose-lose” ha detto, sottolineando che l’Austria ha una lunga storia di ponte tra Est e Ovest, un principio che guiderà la sua politica nella seconda metà del 2018.

Ricordiamoci che quando quasi tutti i Paesi dell’UE hanno espulso i diplomatici russi alla fine di marzo, come rappresaglia per il presunto avvelenamento dell’ex doppio agente Sergej Skripal nel Regno Unito (avvelenamento che a tutt’oggi non è ancora stato provato), l’Austria si è rifiutata di farlo, invocando la propria neutralità e i rapporti tradizionalmente buoni con la Russia.

Durante la visita di Putin, la compagnia nazionale del gas OMV e la russa Gazprom hanno firmato una proroga fino al 2040 del loro accordo di cooperazione nel settore del gas naturale, del quale il ruolo austriaco nel gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia all’Europa occidentale è un aspetto. Gli imprenditori si sono opposti fermamente alle sanzioni.

In generale, gli austriaci sono impegnati ad aggirare le sanzioni per espandere la cooperazione economica. In febbraio, per esempio, è stato firmato un importante accordo tra le aziende ferroviarie dei due Paesi per un progetto che estenderà lo scartamento allargato russo a Vienna. Questo collegamento di 400 km passerà attraverso la Slovacchia, prolungando la linea ferroviaria esistente a scartamento allargato dal confine russo-kazako all’Europa centrale e migliorando così il trasporto merci della “Ferrovia della Seta” tra Cina ed Europa.

Le discussioni a Vienna hanno anche toccato il rapporto strategico tra Russia e Stati Uniti. Stando a una fonte al National Security Council americano, citata dall’agenzia Tass il 7 giugno, l’Austria si è offerta di ospitare un incontro tra Putin e Trump. Essendo l’Austria neutrale, e uno dei pochi Paesi europei importanti che non appartengono alla NATO, sarebbe un ottimo candidato per tale vertice, che potrebbe tenersi, stando a voci persistenti, già all’inizio di luglio. In quel mese Trump ha in programma una visita nel Regno Unito e un incontro della NATO.