Durante la videoconferenza settimanale del 4 giugno, la presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha analizzato la terza fase del tentato golpe contro il Presidente Trump e contro il popolo degli Stati Uniti d’America, evidenziando due punti rilevanti.
In primo luogo, è necessario denunciare e sconfiggere l’impero britannico; in secondo luogo, tale obiettivo richiede una politica esplicitamente contraria all’ambientalismo che è la versione “verde” dell’ossessione di Malthus per lo spopolamento umano. Motivate inizialmente dall’indignazione e dalla tristezza per il recente assassinio a Minneapolis, le manifestazioni sono state “dirottate” dai gruppi violenti chiamati a contribuire alla rimozione del Presidente Trump.

La situazione apparentemente molto complessa è resa più comprensibile gettando luce sul ruolo dell’impero britannico. È stata, infatti, questa struttura di potere, nello specifico tramite l’MI6, ad innescare il Russiagate ed a diffondere lo studio – ora smentito da uno dei suoi autori – che avrebbe dovuto provare l’origine artificiale in Cina del SARS-CoV-2.

In questo contesto rappresentano un massimo pericolo gli sforzi delle banche centrali e dei loro complici politici nell’usare – come al solito – la crisi come occasione per imporre l’agenda ambientalista da noi denunciata con il dossier sul Green New Deal. Imporre ancora una volta la visione ecologista su un sistema economico al collasso significherebbe la distruzione dell’intera capacità produttiva dell’umanità. Il rilancio degli Stati Uniti nello spazio rappresenta la tendenza opposta. L’orientamento verso l’esplorazione e la colonizzazione dello spazio extra-atmosferico è la potenziale scintilla d’innesco dell’unica risposta immaginabile alla proliferazione delle crisi: la liberazione delle capacità creative dell’uomo, il {focus} dell’intera vita di Lyndon LaRouche e la missione dello Schiller Institute.

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