L’edizione del 18 agosto del China Daily USA ha pubblicato un lungo profilo di Helga Zepp-LaRouche a firma del corrispondente americano del quotidiano Chen Weihua, col titolo “Identificarsi con la Cina” e il sottotitolo “Helga Zepp-LaRouche considera l’Iniziativa Belt and Road come il compimento del lavoro suo e di suo marito, l’attivista politico americano Lyndon LaRouche”. L’articolo si apre descrivendo la lunga visita in Cina di lei, giovanissima giornalista tedesca, durante il periodo della Rivoluzione Culturale, quando incontrò alcuni cinesi che parlavano tedesco ed erano “gentili”, pur facendo intendere che “la gente non era affatto contenta”.

Durante quel viaggio, scrive Chen, Helga Zepp-LaRouche visitò anche l’Africa e parte dell’Asia, e assistette alla tremenda povertà di questi Paesi. “Tornai da questo viaggio con l’assoluta convinzione che il mondo avrebbe dovuto cambiare, avrebbe dovuto migliorare”, disse. Nel cercare soluzioni, scrive Chen, si imbattè nell’operato dell’attivista politico americano Lyndon LaRouche, “meglio noto come colui che fondò il movimento di LaRouche.”
“Il movimento, che include molte associazioni e società nel mondo, promuove un rinascimento dell’arte classica ed un impegno maggiore nella scienza, chiede lo sviluppo di grandi progetti infrastrutturali su scala globale e una riforma del sistema finanziario mondiale per incoraggiare gli investimenti nell’economia fisica e porre fine alla speculazione finanziaria”.

“Helga scoprì che Lyndon era l’unico che parlava di sviluppo e industrializzazione dell’Africa e del terzo mondo e della creazione di una banca per lo sviluppo internazionale, qualcosa di simile alla Banca Asiatica per gli Investimenti nelle Infrastrutture (AIIB/BAII)”, scrive Chen, basandosi sulla sua intervista alla signora LaRouche.

L’articolo parla del suo lavoro e di quello di suo marito nel perseguire questi obiettivi insieme alla Primo Ministro indiano Indira Gandhi e al Presidente messicano José López Portillo. La signora LaRouche loda il lavoro della Cina con l’iniziativa Belt and Road e la BAII, e fornisce dettagli di alcune delle sue attività negli ultimi tre anni, inclusa la sua partecipazione al Forum Belt and Road a Pechino. “Sono stata molto lieta di aver partecipato” dice nell’intervista la signora LaRouche “perché ci battiamo per questo da molto tempo. In un certo senso mi identifico con il successo di questo progetto”.

Nell’intervista sottolinea anche l’importanza dell’Iniziativa Belt and Road per ricostruire le infrastrutture americane. Dice che discutendo coi delegati africani al Forum di Pechino è risultato chiaro che essi ora hanno una speranza per il futuro, solo grazie all’iniziativa cinese. Chen continua: “Helga dice che quello che la Cina sta facendo è il compimento di ciò che ella e i suoi colleghi hanno fatto per 40 anni”. “Siamo molto felici” della Iniziativa Belt and Road, dice la signora LaRouche. “Una cosa è produrre idee all’interno di un movimento piccolo come il nostro; una cosa ben differente è veder che il più grande Paese del mondo comincia a concretarle”. Si dice dispiaciuta che suo marito, Lyndon LaRouche, che ha 94 anni, non riuscirà a visitare la Cina. “Ama la Cina” dice la signora LaRouche, “ed è convinto che l’Iniziativa Belt and Road cinese sia la cosa più importante sul pianeta in questo momento”.