Usando a sproposito il nome e l’opera di Alexander Hamilton nel tentativo di nobilitare lo sforzo di costruzione del superstato europeo, la fazione unionista europea ricorre a una frode che gli storici competenti non possono tollerare.
Alexander Hamilton costruì le istituzioni federali (nazionali) per un popolo che, benché distribuito in organizzazioni statali diverse, si considerava unito da valori, cultura e storia comuni, scolpiti nella Costituzione adottata. I federalisti europei, invece, mirano a distruggere le nazioni per costruire uno Stato sovrannazionale sulla base di trattati improntati a leggi di mercato poste al di sopra del Bene Comune e formato da popoli con culture, lingue e storie diverse, che il tentativo di unire forzatamente rende sempre più divisi.
Inoltre, l’opera di Hamilton non può essere compresa se non nel suo insieme, comprendente il sistema della banca nazionale, delle manifatture e dei dazi doganali, come insegnò il suo più grande estimatore, Lyndon LaRouche: https://movisol.org/il-sistema-creditizio-di-alexander-hamilton/. Ma lasciamo parlare lo stesso Hamilton, nel secondo capitolo dei Federalist Papers che Hamilton fece stilare da John Jay:
“Alla Provvidenza piacque donare questo Paese connesso (…) a un popolo unito – un popolo discendente dagli stessi antenati, che parla la stessa lingua, professante la stessa religione e aderente agli stessi principii di governo, con usanze e costumi molto simili, e che, con i proprî assemblee, armi e sforzi congiunti, combattendo l’uno a fianco dell’altro in una lunga e sanguinosa guerra, ha stabilito nobilmente la libertà e l’indipendenza generali”.
“Questo Paese e questo popolo sembrano essere fatti l’uno per l’altro e sembra quasi disegno della Provvidenza che un lascito tanto appropriato e conveniente per un gruppo di fratelli uniti dai più forti legami, non sia mai diviso in molteplici sovranità asociali, invidiose e straniere”.
“Sentimenti simili prevalgono da allora in tutti gli ordini e le denominazioni di uomini, tra noi. Siamo stati un popolo uniforme in rapporto a ogni fine di carattere generale, con ogni singolo cittadino beneficiario degli stessi diritti, privilegi e protezione nazionali. Come nazione abbiamo fatto pace e guerra; come nazione abbiamo sbaragliato i nostri nemici comuni; come nazione abbiamo formato alleanze e concluso trattati, e stipulato vari accordi e convenzioni con Stati stranieri”.
Così come si batté con forza e ardore per gli Stati Uniti d’America nel 1790, oggi Hamilton si batterebbe con la stessa intensità contro il tentativo di costruire gli Stati Uniti d’Europa.