La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ama affermare, come ha fatto il 30 marzo, che “il modo in cui la Cina rispetterà gli obblighi internazionali in materia di diritti umani sarà un altro banco di prova per capire come – e quanto – possiamo cooperare con la Cina”. Ma chi decide che cosa si intende per rispetto o violazione dei diritti umani? Una domanda interessante che è stata ripresa dal Prof. Zhang Weiwei (foto), direttore del China Institute della Fudan University di Shanghai, in un articolo pubblicato il 14 giugno su Xinhua, dal titolo: “L’eliminazione della povertà in Cina e le sue implicazioni per la governance globale dei diritti umani”.
Il tema principale dell’articolo è il tenore di vita, che il modello occidentale non considera un criterio dei diritti umani, mentre è fondamentale nel modello cinese e ha consentito alla Cina di liberare dalla povertà 800 milioni di persone e di portarne 400 milioni nella fascia di reddito media (https://english.news.cn/20230614/327c05dd15ca456ca8079aa152bb85d9/c.html).
Il Prof. Zhang, uno dei principali studiosi della Iniziativa Belt and Road, scrive: “Gli Stati Uniti non hanno mai considerato l’eliminazione della povertà una questione di diritti umani, mentre l’Europa la considera al massimo un ostacolo alla loro realizzazione. Tuttavia, la Cina riconosce politicamente l’eliminazione della povertà non solo come un diritto umano, ma anche come un diritto fondamentale, e l’ha messo in pratica in modo fermo, vigoroso ed esteso”. Nella visione occidentale, “si dà importanza solo ai diritti politici dei cittadini, ma si ignorano i diritti alla sopravvivenza e allo sviluppo”.
Di conseguenza, “la Cina è all’avanguardia nell’eliminazione della povertà nel mondo. È una grande fonte di ispirazione per tutti i paesi in via di sviluppo, poiché quasi tutte le sfide più importanti che essi devono affrontare sono legate all’eliminazione della povertà… Il popolo cinese, grazie alla sua grande pratica di sradicamento della povertà, sta in un certo senso ridefinendo la modernizzazione e la modernità”.
Il Prof. Zhang osserva inoltre che “l’Iniziativa per lo sviluppo globale”, recentemente proposta da Pechino, considera prioritari lo sviluppo ed un approccio incentrato sulle persone: “Solo attraverso lo sviluppo è possibile eliminare la povertà e rimuovere le cause profonde di molti conflitti”.