Dopo che due principali ONG straniere “non desiderabili”, la National Endowment for Democracy (NED) e la MacArthur Foundation, hanno abbandonato la Russia due settimane fa, anche la Soros Foundation, a quanto riferisce Interfax citando Svetlana Gannuškina, presidente del Comitato di Assistenza Civile, potrebbe entrare nella lista delle “ONG straniere non desiderabili” e lasciare la Russia. “Temo che la Soros Foundation lascerà la Russia, avrebbe dichiarato la Gannuškina.

Interfax cita anche il presidente del Comitato contro la Tortura, Igor Kaljapin: “La nostra organizzazione ha ricevuto un avvertimento dalla Soros Foundation che dall’1 settembre 2015 potrebbe cessare di finanziare i progetti”, confermando che la fondazione controllata dal grande speculatore si trova sull’elenco delle “ONG non desiderabili” redatto dal Consiglio Federale. “L’elenco include tre organizzazioni con le quali abbiamo lavorato, la Soros Foundation, la MacArthur Foundation e la National Endowment for Democracy. La National Endowment for Democracy è stata riconosciuta come organizzazione straniera indesiderata. La MacArthur Foundation non ha aspettato e ha annunciato che lascerà la Russia. Sospetto che la Soros Foundation farà altrettanto”, avrebbe detto Kaljapin.

Il 25 maggio di quest’anno il Presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto di bando delle attività di gruppi stranieri che costituiscano una minaccia per la sicurezza nazionale russa o per le dotazioni difensive. Il decreto, approvato da entrambe le camere del Parlamento russo, prevede una pena per i gruppi che cadono entro la categoria dei “non desiderabili”. Le autorità russe hanno anche classificato correttamente le “rivoluzioni colorate” come una forma di guerra contro la nazione.