Viste le turbolenze dell’attuale sistema finanziario e le crescenti richieste di un’alternativa al sistema del dollaro, sarebbe necessario che “un gruppo rappresentativo di governi”, come i BRICS, “si prepari a creare un nuovo sistema creditizio che protegga i Paesi del settore in via di sviluppo dagli effetti di una disintegrazione caotica del sistema finanziario delle banche centrali occidentali finora dominante”, ha dichiarato Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente dello Schiller Institute, intervenendo online ad un’importante conferenza internazionale organizzata dal Comitato nazionale russo per la ricerca sui BRICS.
Nel suo intervento, intitolato “Un nuovo sistema creditizio per la prossima rivoluzione scientifica”, la signora Zepp-LaRouche ha presentato in modo conciso la nozione originale di economia fisica sviluppata dal suo defunto marito, Lyndon LaRouche.
Le caratteristiche essenziali del nuovo sistema creditizio, ha spiegato, dovranno essere: “1) un sistema di tassi di cambio fissi delle valute nazionali, che possano essere aggiustati periodicamente; 2) un sistema cooperativo di banche nazionali basato sui poteri sovrani dei governi; 3) una limitata convertibilità delle valute; 4) controlli sui capitali, che hanno fondamentalmente lo stesso effetto di una separazione bancaria internazionale come quella prevista dalla legge Glass-Steagall; 5) dazi doganali, che proteggano soprattutto le economie nascenti dei Paesi in via di sviluppo; e 6) il divieto di qualsiasi forma di speculazione”.
Il modo ottimale per assicurare una reale crescita economica, ha proseguito Helga Zepp-LaRouche, sarebbe che i BRICS mobilitassero “tutte le risorse disponibili… per un programma coordinato di ‘volano scientifico’”. La priorità dovrebbe essere data alle scoperte scientifiche che si basano su “densità di flusso energetico tendenzialmente più elevate, che consentano quindi più elevati potenziali di densità demografica relativa, una correlazione che è uno degli aspetti più cruciali della scienza dell’economia fisica e che la differenzia completamente dal monetarismo”.
L’esplorazione spaziale è tra i settori più promettenti, ha sottolineato, perché “l’effetto di ricaduta delle nuove tecnologie rivoluzionarie su altri settori dell’economia promette il più alto tasso di aumento della produttività del processo produttivo in generale”. Questo vale anche per altre tecnologie d’avanguardia come la fusione termonucleare, la biofisica e la biochimica, le scienze cognitive, ecc.
La manifestazione, durata due giorni, si è aperta con un intervento di Sergey Ryabkov, viceministro degli Esteri della Federazione Russa, che ha descritto l’importanza storica dei BRICS, sottolineandone il compito di trasferimento tecnologico verso il Sud globale da qui al 2030, nonché la natura della cooperazione positiva ed inclusiva in corso tra i BRICS, in particolare il ruolo dei giovani scienziati.
Questo tema è stato ulteriormente sviluppato da Richard A. Black, rappresentante dello Schiller Institute alle Nazioni Unite, nel suo intervento sulle “Prospettive di un’economia basata sull’energia di fusione per le nazioni e i partner BRICS”. Entrambe le relazioni sono state pubblicate dall’Executive Intelligence Review nel numero del 3 novembre.