Il dossier presentato dal Sudafrica a sostegno della denuncia presso la Corte internazionale di giustizia afferma che l’attuale governo israeliano di Benjamin Netanyahu sta violando la Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio e che le Nazioni Unite devono ordinare l’immediata cessazione delle operazioni militari di Israele. Il documento afferma che le azioni di Israele “hanno carattere di genocidio perché mirano alla distruzione di una parte sostanziale” dei palestinesi di Gaza. Esse hanno ucciso (al 29 dicembre) più di 21.110 palestinesi identificati, oltre a più di 7.780 dispersi. “Israele ha anche devastato vaste aree di Gaza”, danneggiando oltre 355.000 abitazioni. Ha costretto “all’evacuazione 1,9 milioni di persone, ovvero l’85% della popolazione”, ammassandole “in aree sempre più piccole, senza un riparo adeguato”, continuando ad attaccarle militarmente. Il documento fa riferimento a 75 anni di apartheid, 56 anni di “occupazione belligerante del territorio palestinese” e 16 anni di blocco di Gaza.
È importante notare che, oltre alle uccisioni e alle gravi perdite causate dalle azioni militari, Israele è anche accusato di aver “inflitto [agli abitanti di Gaza] condizioni di vita calcolate allo scopo di portare alla loro distruzione fisica come gruppo”. Israele non è riuscito a “fornire o garantire cibo essenziale, acqua, medicine, carburante, riparo e altra assistenza umanitaria per la popolazione di Gaza assediata e bloccata”.
Oltre a commettere un genocidio, Israele non ha ritenuto responsabili i funzionari ad alto livello che hanno incitato e incitano direttamente e pubblicamente al genocidio.
Biden, Blinken e Austin accusati di complicità. Il Center for Constitutional Rights (CCR) ha depositato negli Stati Uniti una denuncia che accusa il Presidente Joe Biden, il Segretario di Stato Antony Blinken (foto) e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin di non aver “esercitato la propria influenza su Israele per impedire il genocidio” e che tale mancanza costituisce “complicità”. La denuncia è stata presentata il 13 novembre scorso in California per conto di Defense for Children International-Palestine, del gruppo per i diritti umani Al-Haq e dei palestinesi che vivono a Gaza.
Il CCR chiede anche un'”ingiunzione di emergenza del tribunale per fermare il sostegno militare e diplomatico degli Stati Uniti all’aggressione di Israele”. L’udienza è prevista per il 26 gennaio. Il 3 gennaio “settantasette organizzazioni non governative legali e sociali con sede in tutto il mondo, da Buffalo al Bahrein, dall’Irlanda all’Indonesia”, si sono costituite amici curiae, si legge in un comunicato stampa del CCR. Altre quattro memorie amicus curiae sono state presentate da parte di medici professionisti, di giornalisti palestinesi, di quattro importanti organizzazioni di base che rappresentano i musulmani e gli arabi americani e, infine, dall’organizzazione ebraica Jewish Voice for Peace.