Anche se presenta molti punti problematici, la nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA (NSS) rompe con il pensiero geopolitico che ha dominato gli Stati Uniti, l’Europa e la NATO per decenni, ha dichiarato Helga Zepp-LaRouche (foto) all’incontro settimanale online dell’International Peace Coalition (IPC) del 12 dicembre. La fondatrice dello Schiller Institute ha definito “isterica” la reazione nei circoli atlantisti e ha offerto un’analisi della NSS simile a quella che abbiamo pubblicato la settimana scorsa, tratta dal suo articolo dell’8 dicembre che chiedeva il “ritiro dalla NATO” (https://schillerinstitute.com/blog/2025/12/09/).
Oltre a Helga Zepp-LaRouche, ne hanno dibattuto Alastair Crooke, diplomatico britannico che ha prestato servizio per quasi 30 anni nell’MI6, Graham Fuller, ex vicepresidente del Consiglio Nazionale di Intelligence della CIA con 20 anni di servizio nell’istituto di Langley, l’ex presidente della Guyana Donald Ramotar e Dennis Small, direttore dell’intelligence latino-americana dell’EIR.
Alastair Crooke ha osservato che il punto di partenza della NSS è “riconoscere che le sanzioni hanno fallito” e che è fallito anche il tentativo di “escludere la Cina e, per estensione, la Russia dal circuito economico”. Ha esaminato una serie di aspetti di quello che ha definito l’approccio del presidente Trump alla “pace attraverso il commercio” e ha espresso l’opinione che gli Stati Uniti non possano più sostenere gli oneri che si sono assunti negli ultimi decenni come “dominatore mondiale”. In particolare, le “contraddizioni strutturali” economiche, come il “debito in rapida crescita e una matrice fiscale fuori controllo”, significano che l’impero imploderà.
Le parole più dure, Crooke le ha rivolte all’Europa, che, ha detto, è stata completamente corrotta da “i valori di Davos”, ovvero il liberalismo. L’Unione Europea è governata da una tecnocrazia non eletta, con un approccio manicheo, espresso da Ursula von der Leyen (e prima di lei dal presidente degli Stati Uniti Biden) di “autocrazia contro libertà”, “bene contro male”, “luce contro oscurità”. Gli unici partiti accettati sono quelli filo-NATO, escludendo e censurando sia la sinistra che la destra. Ai cittadini dei paesi europei è stato detto che la loro unica identità ora è quella di “difendere la democrazia” in Ucraina e che devono essere pronti a dichiarare guerra alla Russia per farlo, ma ora che sono stati persi sia l’Ucraina che la prosperità e il benessere economico, che cosa succederà? Alastair Crooke ritiene che in Europa – e in effetti in tutto l’Occidente – sia già in atto una rivoluzione che causerà danni enormi.
In risposta, Helga Zepp-LaRouche ha concordato con la condanna del neoliberismo e delle politiche UE e NATO (il resto del mondo è sbalordito dalla velocità con cui l’Europa si sta autodistruggendo, ha osservato). Tuttavia, ritiene che ora ci sia un’opportunità senza precedenti per ribaltare la situazione, a condizione che il problema venga affrontato a livello culturale: “L’unica speranza che vedo per l’Europa”, ha detto, “sarebbe quella di tornare alle nostre migliori tradizioni, come stanno facendo gli asiatici. I cinesi, gli indiani, i persiani stanno tutti tornando alle loro tradizioni di tre, quattro, cinquemila anni fa, rivitalizzandole e rendendole accessibili alle loro giovani generazioni. Da questa forza, definiscono una visione per il futuro”. Invece, gli europei di oggi non hanno alcuna visione per il futuro e sono stati “sradicati dalla loro stessa cultura”. In realtà, ha affermato Helga Zepp-LaRouche, l’Europa ha tradizioni meravigliose, “come il Rinascimento italiano, l’École Polytechnique in Francia, il periodo classico tedesco, ecc.”, quando l’Europa era all’apice dello sviluppo umano. Pertanto, “dobbiamo tornare indietro e trovare un collegamento con i tempi in cui abbiamo contribuito in modo assolutamente cruciale allo sviluppo della specie umana”.