Dopo essersi opposto al Glass-Steagall Act durante le audizioni per la sua nomina, Steven Mnuchin è da considerare una “forza distruttiva” da tenere fuori dall’amministrazione Trump. Lo ha dichiarato l’economista Lyndon LaRouche il 22 gennaio. “Non può essere accettato come ministro del Tesoro, non è qualificato” ha aggiunto LaRouche “se viene nominato combinerà molti guai nell’amministrazione Trump. Trump potrebbe confermare la sua promessa elettorale di ripristinare la legge Glass Steagall, ma lui gli metterebbe i bastoni tra le ruote”.

Lo scambio di battute tra Mnuchin e la Senatrice Maria Cantwell (democratica, nella foto), tra i promotori del disegno di legge per il ripristino del Glass-Steagall Act, è stato proprio su questo tema. Nonostante il fatto che durante la campagna elettorale Trump abbia chiesto di “tornare alla legge Glass-Steagall”, Mnuchin ha dichiarato di essere contrario. La Sen. Cantwell gli ha ricordato che anche la piattaforma elettorale del Partito Repubblicano chiede il ripristino della separazione bancaria, ed ha citato stime sulle enormi perdite economiche di 14.000 miliardi di dollari dopo la crisi bancaria del 2007-2008, sottolineando che il ripristino della legge Glass Steagall è necessario ad impedire che si ripeta un crac simile.

Lyndon LaRouche ha commentato:
“La descrizione della situazione data dalla Senatrice Cantwell è valida, e sta cercando di salvare la nazione. Siamo sull’orlo di quello che potrebbe essere un collasso sistemico.”

La risposta di Mnuchin, ex dirigente di Goldman Sachs, alla Sen. Cantwell è stata: “No, non sono a favore del ritorno a Glass-Steagall in quanto tale.” Si è detto favorevole ad una modifica del Volcker Rule previsto dalla riforma bancaria di Obama, la legge Dodd-Frank.

Inoltre durante l’audizione al Senato ha fatto affermazioni false a sostegno della sua opposizione a Glass Steagall. Ha sostenuto che la legge Glass-Steagall, stando ad un recente rapporto della Federal Reserve, “avrebbe grosse implicazioni per la liquidità e i mercati di capitale, e la capacità delle banche di concedere prestiti”. In altre parole, che la separazione bancaria implicherebbe un mercato dei titoli meno liquido per gli investimenti economici, e meno prestiti da parte delle banche.

La verità è che il rapporto della Federal Reserve che ha citato, pubblicato lo scorso settembre, critica il Volcker Rule su questo punto, non la legge Glass Steagall. E’ intitolato “il Volcker Rule e i mercati in tempi di stress”. Stabilisce che “i titoli sono meno liquidi in tempi di stress a causa del Volcker Rule.” Mnuchin ha fuorviato i repubblicani al Senato e numerosi banchieri sostenendo il Volcker Rule.

Quanto alla legge Glass Steagall ed al credito bancario: il vicepresidente della FDIC Thomas Hoenig ha ribadito più volte, in audizioni al Congresso e in altre istituzioni, che durante i 60 anni in cui restò in vigore la legge Glass Steagall i mercati di capitale per i prestiti bancari e l’emissione di titoli erano i più forti al mondo.
LaRouche ha sottolineato il 22 gennaio che Mnuchin sta “facendo del lavoro sporco che potrebbe portare ad un crac negli Stati Uniti e altrove. Con le sue proposte potrebbe provocare una crisi che farebbe crollare l’economia americana. Sta nascendo un nuovo sistema finanziario (riferendosi alle istituzioni di credito per lo sviluppo create dalla Cina e dai paesi che aderiscono al gruppo BRICS), e qui in America, tale nuovo sistema sorgerà solo con il ripristino della legge Glass Steagall. Si tratta quindi di una questione di importanza internazionale e non solo nazionale”.

“Ritengo che non ci sia altra scelta se non quella di non confermare la nomina” di Mnuchin a ministro del Tesoro, ha concluso LaRouche.