Dopo settimane di ricatti e pressioni da parte della Casa Bianca, il Congresso USA sembra pronto ad approvare il Trans-Pacific free-trade agreement (TPP, Trans-Pacific Partnership) con poche modifiche cosmetiche, nonostante la forte opposizione da parte dei sindacati e dalla base di entrambi i partiti.

C’è una forte opposizione all’accordo anche in molti degli altri undici paesi del Pacifico che dovrebbero firmarlo, come Perù, Cile e Messico in America Latina.

Un argomento poco citato, ma molto forte contro il TPP, che si applica anche al Trattato Transatlantico, è che esso taglierà ogni accesso alle medicine vitali per almeno mezzo miliardo di persone. Questo perché le sue disposizioni costringeranno i paesi a prolungare la durata dei monopoli sui farmaci di marca delle principali società farmaceutiche, i cui prezzi sono altissimi, rendendo molto più difficile la produzione ed il commercio del farmaco generico corrispondente.

Questo aspetto è stato sottolineato fin dal gennaio scorso dai Medici Senza Frontiere, che avevano ricevuto un’anteprima dei documenti allora super segreti. “Il TPP è un disastro per coloro che fanno affidamento su farmaci generici a prezzi convenienti, sia a livello internazionale che negli Stati Uniti” dichiarò allora MSF. “Nonostante questo monito, gli Stati Uniti continuano a lavorare a porte chiuse, non consentendo alcun intervento dal pubblico, dagli esperti o da funzionari eletti, per imporre disposizioni sulla proprietà intellettuale che mettono i profitti delle compagnie farmaceutiche al di sopra della salute della gente”.

Rohit Malpani, portavoce di MSF, ha ammonito: “Le disposizioni del TTP sulla proprietà intellettuale minano completamente i fini sanitari dichiarati dell’amministrazione, incluso il suo obiettivo di arrivare ad una generazione libera dall’AIDS. Mentre il Presidente Obama parla di estendere l’assistenza sanitaria e di affrontare il problema della diseguaglianza tra i redditi a casa sua, sta promuovendo attivamente un accordo commerciale che esacerberà le disparità economiche e metterà in pericolo l’assistenza sanitaria della gente in tutto il mondo”.

Il comunicato fa notare che, mentre gruppi come MSF sono stati esclusi dai negoziati, i rappresentanti delle principali imprese farmaceutiche, le banche di Wall Street ed altri diretti interessati vi hanno partecipato. Infatti, MSF ha dovuto basarsi su una copia trafugata dei documenti di lavoro. Malpani conclude: “Il TPP è il trattato commerciale più dannoso che abbiamo mai visto in termini di accesso alle medicine per i poveri”.

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