A seguito del vertice dell’ONU sul clima, tenutosi il 23 settembre, l’ala radicale della lobby del clima mobilitata nelle piazze, nota come Extinction Rebellion, ha lanciato una mobilitazione di due settimane a partire dal 7 ottobre, mirante a disturbare varie attività in sessanta città del mondo per “salvare il pianeta”. L’organizzazione fondata in Gran Bretagna chiede che le emissioni dei cosiddetti “gas a effetto serra” siano ridotte a zero (!) entro il 2025.

Per contrasto, lo Schiller Institute sta organizzando giornate di azione in tutto il mondo dal 10 al 15 ottobre per denunciare l’agenda malthusiana della lobby bancaria internazionale e degli hedge fund che promuovono gli “investimenti verdi” e il culto irrazionale e apocalittico che predice una imminente “fine del mondo” se nulla sarà fatto per ridurre le emissioni di anidride carbonica.

La mobilitazione dello Schiller Institute prevede la distribuzione di un volantino di Helga Zepp-LaRouche che chiede “un rinascimento economico del genere umano e la riabilitazione di Lyndon LaRouche”. Il volantino afferma:

“Non v’è alcuna emergenza climatica. I dati degli ultimi 500 milioni di anni mostrano che il clima della Terra varia continuamente con un regolare alternarsi di periodi caldi e periodi freddi (l’ultimo di questi periodi freddi finì nel 1850 con la piccola Era Glaciale). Gli odierni allarmisti del clima non possono basarsi su fatti scientificamente verificabili e usano modelli le cui previsioni sono già state dimostrate esagerate. Il fallimento di questi modelli sottolinea il fatto che il clima è una questione molto complessa, che con urgenza deve essere posta su basi scientifiche. Le attività antropiche hanno un effetto limitato sul clima; pertanto ignorare, come fa l’IPCC, il profondo impatto delle attività solari e della nostra galassia rappresenta il culmine dell’incompetenza scientifica!”

“La demonizzazione della CO2 e l’obiettivo che ne deriva, quello della ‘decarbonizzazione’ dell’economia mondiale, sono tanto razionale quanto la pratica di bruciare le streghe come rimedio alle epidemie. La CO2 non inquina, e anzi è indispensabile per la vita sulla Terra, in particolare per il rigoglio delle piante delle piante e la prosperità dell’agricoltura che sono alla base dell’esistenza umana. La vera emergenza è la ‘decarbonizzazione’ dell’economia globale imposta dal settore finanziario, che provocherebbe il collasso dei Paesi industrializzati, la distruzione dei Paesi in via di sviluppo e la massiccia riduzione della popolazione globale, ovvero il genocidio”.

La vera questione dietro l’isteria sul clima orchestrata dal settore finanziario e dai media dominanti è il fatto che “il sistema finanziario neo-liberista è spacciato”, ammonisce il volantino, e l'”economia verde” serve a gonfiare una nuova bolla per dar continuità all’orgia speculativa.

Quasi tutte le persone “intrappolate nell’ideologia neo-liberale” sono state indotte a credere che sia del tutto normale “per un esiguo ceto di ricchi diventare ancora più ricco, mentre la maggioranza della popolazione diventa sempre più povera; che l’Africa resti sottosviluppata per sempre; che ciascun essere umano sia visto come un parassita che inquina l’ambiente; e che siano stati raggiunti i limiti della crescita”.

“Tuttavia, dal punto di vista delle leggi dell’universo e dell’evoluzione del genere umano che esse determinano, questi assiomi sono sbagliati tanto quanto lo furono molti degli assunti concettuali del Medioevo, come la scolastica, la stregoneria o la flagellazioni”.

È quindi urgente cambiare il nostro modo di pensare. “Dobbiamo trovare un punto di riferimento dal quale rivalutare tutte gli assunti concettuali sul genere umano e sull’universo da noi abitato, ed esaminarne la validità. Questo punto di riferimento è nell ricerca spaziale e nei viaggi nello spazio”. Questo nuovo modo di pensare “dovrà respingere le pseudo-religioni dei banchieri, dei media dominanti e degli apostoli del clima, e sostituirle con un dibattito scientifico su fatti sperimentalmente verificabili”.