A partire dal 28 settembre sulla rete è partita un’ondata di commenti sulla scoperta di corsi d’acqua salmastra su Marte. Chiunque in Francia ricorda che durante le elezioni presidenziali del 2012 Jacques Cheminade fu attaccato da una campagna mediatica, che cercò di ridicolizzare la sua difesa della necessità di riportare l’esplorazione spaziale al centro delle attività umane. Cheminade reagì difendendosi dalla vox populi, faticando tuttavia nel far capire al pubblico l’importanza dell’ideale e di sostenerlo politicamente. Ovviamente, però, tutti capirono che qualcuno vuole che i media non gli diano spazio.

Quando la NASA ha annunciato la scoperta di acqua su Marte, chi non ha pensato a Cheminade, colto dal dubbio che avesse ragione?

Durante la conferenza stampa dell’ente spaziale americano, il presidente di Solidarité et Progrès ha scritto su twitter.com: “Torna in discussione il mio progetto spaziale del 2012”, allegando una foto del documento di candidatura “Un mondo senza la City di Londra e Wall Street”.

Da quel momento il suo commento ha fatto il giro di numerose testate e siti, come Huffington Post, planet.fr, leLab.fr, alcuni dei quali ne hanno ricordato la campagna presidenziale, notando che fu ampiamente incompreso. Alcuni hanno allegato un video elettorale di Solidarité et Progrès sulle dieci cose più importanti proposte dal candidato presidenziale.

Gli articoli sono stati recensiti sul notiziario di yahoo.com e su altri siti di notizie. Centinaia sono le condivisioni su facebook.com, twitter.com, ecc. Infine anche la radio pubblica France Info ha dedicato a Cheminade dieci minuti di un suo programma di tarda serata sui social network.

Tra i commenti su twitter.com segnaliamo: “Oh mio Dio, avrei dovuto votare per Cheminade”, “Ora diventa credibile!” e “È tornato Cheminade”.

Tutto questo mostra la forza delle nostre idee, la fallacia della vox populi e la possibilità per molte persone di uscire dai propri nascondigli e cominciare a collaborare con il nostro movimento all’insegna dell’ottimismo.