Traduciamo per i lettori italiani il testo con il quale viene nuovamente presentata al Senato americano la proposta di legge per il ripristino della Legge Glass-Steagall, oggetto dal 2009 di una nostra campagna internazionale.

I senatori Elizabeth Warren (Democratica, Massachussetts), John McCain (repubblicano, Arizona), Maria Cantwell (Democratica, Washington), ed Angus King (Indipendente, Maine) hanno ripresentato il 21st Century Glass-Steagall Act, una versione aggiornata della legge per la separazione bancaria del 1933 che riduce il rischio per i contribuenti nel sistema finanziario e la possibilità di crisi finanziarie future.

La legge, inizialmente presentata al Congresso durante la 113esima legislatura dagli stessi senatori, prevede la separazione tra le banche ordinarie, che tradizionalmente detengono i risparmi ed i depositi, e godono della protezione della FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), dalle banche d’affari che offrono servizi come l’investment banking, assicurazioni, commercio in swap, hedge fund e attività di private equity. La legge chiarisce l’interpretazione delle disposizioni relative alle attività bancarie che minano le tutele previste dalla Legge Glass-Steagall originale e prevede una riduzione delle banche “Too big to Fail” in entità minori e più sicure, minimizzando le possibilità di ulteriori salvataggi bancari (bail-out) da parte del governo.

“Nonostante i progressi compiuti dal 2008, la megabanche continuano a minacciare la nostra economia”, ha affermato la senatrice Warren. “Le megabanche sono, nel loro insieme, più grandi di quel che erano prima della crisi, e continuano ad impegnarsi in pratiche pericolose che potrebbero assestare altri grossi colpi alla nostra economia. Il 21st Century Glass-Steagall Act ricostruirà la muraglia tra le banche ordinarie e le banche d’affari e renderà il nostro sistema finanziario più stabile e sicuro”.

“Sin dal 1999, quando furono abrogate le norme del Glass-Steagall Act facendo crollare il muro tra banche ordinarie e banche d’affari, ha preso piede nel mondo bancario una cultura di pericolosa avidità e di eccessiva esposizione al rischio”, ha dichiarato il senatore John McCain. “Le società di Wall Street dovrebbero essere libere di impegnarsi in transazioni ad alto rischio, ma non con depositi assicurati dal governo federale. Se entrerà in vigore, la legge non sancirà la fine delle ‘Too big to Fail’. Ricostruirà però la muraglia tra banche ordinarie e banche d’affari che abbiamo avuto per oltre 60 anni, ristabilendo la fiducia nel sistema e riducendo il rischio per il contribuente americano”.

“Gli americani hanno sofferto abbastanza per aver dovuto sborsare di tasca propria tutte le perdite subìte dalle banche a causa dei loro spudorati comportamenti. È giunto il momento di separare le banche ordinarie dalle banche d’affari”, ha ribadito la senatrice Maria Cantwell.

La Legge Glass-Steagall originale fu presentata in risposta alla crisi finanziaria del 1929 e separò le casse di risparmio, ecc. dalle banche d’affari. L’idea fu di separare nettamente le attività rischiose delle banche d’affari dalle essenziali funzioni di deposito sulle quali fanno affidamento ogni giorno i risparmiatori. A cominciare dagli anni 1980 i regolamenti della Federal Reserve e dell’Ufficio del Controllore dei Conti (OCC) reinterpretarono i termini legali consolidati nella tradizione in modo tale da smantellare lentamente il muro di separazione tra banche ordinarie e banche d’affari e da indebolire la Legge Glass-Steagall. Nel 1999, dopo dodici tentativi andati a vuoto, il Congresso accettò il Gramm-Leach-Bliley Act abrogando di fatto l’essenza della Glass-Steagall.