Il mondo si trova in una crisi senza precedenti, dovuta alla combinazione della pandemia di Covid-19 con l’imminente collasso del sistema finanziario e la brusca frenata dell’economia mondiale, le cui dimensioni pochi viventi hanno già conosciuto. Quando colpirà il settore in via di sviluppo, la crisi sarà ancor più devastante.
Il direttore del FMI Kristalina Georgieva ha definito la crisi “l’ora più cupa dell’umanità” e una minaccia per il mondo intero. L’amministratore della sanità pubblica degli Stati Uniti, il viceammiraglio Jerome Adams, ha parlato di “choc alla Pearl Harbor” e “momento simile all’11 settembre”.
Dalla più grande città dell’Ecuador, Guayaquil, giungono scene di cadaveri al margine delle strade, famiglie disperate che cercano di ottenere un funerale e lunghe file di malati seduti o sdraiati fuori degli ospedali strapieni. Questo è un assaggio dell’ecatombe che si abbatterà sui Paesi in via di sviluppo se i grandi del mondo non si saranno uniti per cambiare l’attuale sistema globale.
La Cina, che ha sconfitto il virus nell’Hubei, ha preso la guida nell’assistenza internazionale a molti Paesi, compresi quelli dell’Europa e gli Stati Uniti, a dispetto della campagna anti-cinese e delle vere e proprie fake news diffuse dalle élite transatlantiche attraverso i media.
Negli Stati Uniti, Donald Trump ha imbrigliato la furia dei guerrafondai in entrambi i partiti, accettando gli aiuti inviati sia dalla Cina sia dalla Russia. Ai giornalisti che chiedevano se gli aiuti russi non fossero altro che un “trucco propagandistico”, ha correttamente risposto: “Non mi preoccupa la propaganda russa; salveranno un bel po’ di vite umane”. In Italia, gli aiuti e il personale giunto da Russia e Cina sono stati preziosi nel momento in cui l’Unione Europea non ha mostrato solidarietà.
La Cina non manda solo aiuti. La Banca Asiatica per gli Investimenti Infrastrutturali (BAII) ha annunciato piani per elargire prestiti per almeno 5 miliardi di dollari ai Paesi membri per costruire infrastrutture sanitarie pubbliche, che si aggiungono a quelli dei programmi già in corso.
Il 4 aprile, in una videoconferenza straordinaria, Helga Zepp-LaRouche ha sottolineato che oltre ad approntare le forniture e le apparecchiature mediche richieste dall’emergenza, deve essere allestito un sistema sanitario adeguato per ogni Paese del mondo, una sorta di “Via della Sete Sanitaria”, per impedire future pandemie. L’attuale politica di espansione monetaria delle banche centrali non condurrà a una ripresa economica; al contrario. Sono richieste le “quattro leggi” di Lyndon LaRouche.
La conferenza del 4 aprile era tesa a lanciare una mobilitazione mondiale per ottenere il necessario cambiamento di paradigma. In questo sforzo, ha detto Helga Zepp-LaRouche, dobbiamo reagire “come una sola umanità”, a prescindere da tutte le specificità geografiche, religiose, ideologiche o di qualsiasi natura.
La fondatrice dello Schiller Institute aveva già proposto un vertice dei leader di Stati Uniti, Russia, Cina e India per creare un nuovo ordine economico mondiale. Successivamente sono state prese certe iniziative per una riunione speciale dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Ben prima che si capissero le vere dimensioni della pandemia di Covid-19, lo Schiller Institute aveva pianificato una conferenza internazionale da tenersi il 25 e 26 aprile, per contribuire a plasmare la discussione su un vertice dei grandi del mondo. Helga Zepp-LaRouche ha spiegato: “Vi deve essere un cambiamento assiomatico deciso. Vi sono già discussioni utili in corso, che vanno sostenute, come la fine delle sanzioni per permettere a tutti i Paesi di combattere la pandemia o il cessate il fuoco immediato su tutti i fronti di guerra; ma v’è bisogno di qualcosa di più. V’è bisogno di un rullo compressore, una mobilitazione di molte persone e molte organizzazioni che si uniscano per cambiare completamente l’agenda”.
La conferenza del 25-26 Aprile può essere seguita da casa. Per registrarsi è sufficiente visitare la seguente pagina, fare un clic su RSVP e riempire il modulo in calce col proprio nome, cognome e indirizzo di posta elettronica, al quale si riceverà un invito per il collegamento via Internet: https://action.larouchepac.com/20200425_national_conference