Lo Schiller Institute ha diffuso una risposta urgente della sua fondatrice, Helga Zepp-LaRouche, all’appello lanciato il 23 marzo dal nunzio apostolico a Damasco, il cardinale Mario Zenari (foto), sulla grave emergenza umanitaria in Siria. Tale emergenza, sottolinea il comunicato della signora LaRouche, è il risultato diretto, dopo nove anni di guerra, delle sanzioni genocide imposte dal Dipartimento di Stato americano e irresponsabilmente sostenute da un certo numero di altri governi, in particolare quello britannico. Porre fine a queste sanzioni, sancite dal cosiddetto “Caesar Act”, allevierebbe la carestia e la povertà che hanno colpito la Siria. Come afferma l’autorevole porporato, è tempo di avviare un percorso di Pace attraverso lo Sviluppo e di rifiutare completamente l’indifferenza morale che minaccia sempre più di scatenare in tutto il pianeta calamità paragonabili.
Nella webcast settimanale dello Schiller Institute, il 14 aprile la signora LaRouche chiede che il mondo soccorra il popolo siriano. Il quasi decennio di guerra, le ingiuste sanzioni e la pandemia di COVID-19 hanno creato una condizione di sofferenza assolutamente intollerabile per il popolo siriano, il 90% del quale ora vive sotto il livello di povertà.
Orrori simili si verificano nello Yemen, ha osservato, dove la realtà straziante della fame è stata illustrata nell’impressionante documentario “Hunger Ward”, citato dal capo del Programma Alimentare Mondiale, David Beasley, che ha visto morire davanti ai suoi occhi, in ospedale, dei bambini che non ha potuto aiutare.
Il mondo occidentale sostiene di portare avanti interventi umanitari. Ma non c’è alcunché di “umanitario”, ha sottolineato Zepp-LaRouche, nel far morire di fame i bambini, chiudere gli ospedali e negare le cure mediche. In particolare se ciò avviene sulla base di notizie false divulgate dai sostenitori britannici e americani, dentro e fuori il governo, del cambio di regime. “Questo deve finire e le sanzioni Ceasar devono essere revocate”, ha detto la fondatrice dello Schiller Institute. “E tutti i membri del Congresso degli Stati Uniti che non si adoperino per togliere queste sanzioni si rendono complici di ogni morte che avviene nella regione”.
Il famigerato Caesar Syria Civilian Protection Act, entrato in vigore il 17 giugno 2020, impone sanzioni draconiane non solo al governo e alle imprese siriane, ma a qualsiasi entità straniera che abbia rapporti commerciali con la Siria. Lo scopo esplicito è quello di strangolare economicamente il Paese e impedirne la ricostruzione. La legge prende il nome da un misterioso disertore siriano con il nome in codice “Caesar”, che fornì migliaia di fotografie di presunte vittime della brutalità del governo, ma senza alcuna prova della loro autenticità, che è stata effettivamente smentita nella maggior parte dei casi.
La signora LaRouche conclude: “Siamo arrivati al punto in cui o il mondo si sveglia e cominciamo a porre rimedio a questo, o non sopravviveremo a causa del nostro fallimento morale come specie umana. Faccio appello a tutti: lavorate con lo Schiller Institute. Sostenete il Comitato sulla Coincidenza degli Opposti, che si sta dando da fare per ottenere programmi di aiuto e ricostruzione. Mettetevi in contatto con lo Schiller Institute e rispondete all’appello del Cardinal Zenari”.