Venerdì 30 giugno 2017, presso l’auditorio Bruno Walter della New York Library for the Performing Arts, vicino al Lincoln Center, si è tenuto uno storico simposio di musicisti e collaboratori di Sylvia Olden Lee, di varie generazioni per discutere della “educazione estetica dell’umanità con la musica”. Il simposio era il secondo eventi di un tributo di due giorni a “Sylvia Olden Lee, musicista e insegnante”promosso dalla Foundation for the Revival of Classical Culture, dallo Schiller Institute e dall’Harlem Opera Theater.

Il tributo è iniziato a Carnegie Hall la sera del 29 giugno con una concerto classico di spirituals afro-americani (eseguiti da cantanti solisti e dal coro) e arie di Giuseppe Verdi, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert e Gaetano Donizetti. Il pubblico di 2.100 persone è rimasto commosso dalla qualità di agapē mostrata dai solisti, dai discorsi di coloro che conobbero Sylvia Olden Lee, e dalla bellezza delle esecuzioni corali. E’ raro che un “coro di quartiere” arrivi sul palcoscenico di Carnegie Hall, e riceva così tanti applausi come il Coro per il Centenario di Sylvia Olden Lee, composto dai cori dello Schiller Institute di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, e New Jersey), dai Cori dello Schiller Institute di Boston e Virginia, e dal Convent Avenue Baptist Church Chancel Choir, che hanno eseguito nel La verdiano (La = 432 Hz) ispirati dall’opera della signora Lee.

Il simposio del giorno dopo è stato moderato da Dennis Speed dello Schiller Institute, e includeva un dialogo col baritono Simon Ester e la mezzosoprano Elvira Green, ed una presentazione del direttore musicale dello Schiller Institute John Sigerson, che ha presentato un video sulla campagna dello Schiller Institute per il La verdiano preparato per l’occasione da Toni Mazzotti:

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