Editoriale di Liliana Gorini, Presidente di MoviSol

Nelle ultime settimane si è intensificato, negli Stati Uniti ed anche in Europa, il dibattito sull’urgenza della separazione bancaria, per porre fine alla bolla speculativa in derivati ed altri titoli tossici che è la causa della crisi attuale, e rilanciare l’economia reale e l’occupazione. Il 23 settembre, in Svizzera, la Camera Bassa ha approvato due mozioni per la separazione bancaria presentate dal Partito Socialista e dal Partito Popolare Svizzero (SVP). Negli Stati Uniti il ripristino della legge Glass-Steagall adottata da Franklin Delano Roosevelt nel 1933 è al centro della campagna presidenziale di due candidati democratici, l’ex governatore del Maryland Martin O’Malley ed il popolarissimo Bernie Sanders, che ha già battuto Hillary Clinton nei sondaggi. Ne ha parlato anche l’ex ministro dell’Economia greco Yanis Varoufakīs, rispondendo ad una domanda dei nostri colleghi francesi, sull’importanza di tale netta separazione anche per risolvere il problema, altrimenti irrisolvibile, del debito greco. Anche il nuovo leader laburista inglese Corbyn ha fatto di Glass-Steagall il suo cavallo di battaglia.

MoviSol e il movimento di LaRouche negli Stati Uniti conducono da molti anni una campagna per la legge Glass-Steagall, campagna che ha condotto a numerose mozioni nei vari stati americani, ed anche al Parlamento italiano. Il ripristino della separazione bancaria e la cooperazione coi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) sono i due punti principali all’ordine del giorno non solo per rilanciare l’economia reale ed il credito a famiglie e imprese, ma anche per fermare il pericolo di guerra, alimentato dal crollo del sistema finanziario.

Ecco perché il LaRouchePAC e lo Schiller Institute hanno accolto il Presidente russo Putin e il Presidente cinese Xi Jinping all’ONU a New York con cartelli di benvenuto, ricordando che l’unica alternativa alla strategia di guerra di Obama e della NATO è la strategia “win-win” della Nuova Via della Seta, presentata il 29 settembre a Pechino dalla signora Helga Zepp-LaRouche, nel corso di una conferenza stampa congiunta con L’Istituto Chongyang per gli Studi di Finanza (Chongyang Institute for Financial Studies), che ha pubblicato l’edizione cinese dello studio dell’EIR “La Nuova Via della Seta diventa il Ponte Terrestre Mondiale”. Nei loro discorsi all’ONU, Putin e Xi, ed anche il Premier indiano Modi, hanno sottolineato l’importanza di questa cooperazione per grandi progetti infrastrutturali, annunciando investimenti nei Paesi poveri, e contrapponendo questa strategia di sviluppo all’ingiustificato allarmismo sul riscaldamento globale, che punta in realtà a ridurre la popolazione mondiale. Anche il Papa è stato accolto a New York da un significativo cartello del LaRouchePAC “God is right, Schellnhuber is wrong” (Dio ha ragione, Schellnhuber ha torto) riferito al vero autore della recente enciclica “Laudato Sì”, il maltusiano Comandante dell’Impero Britannico Hans Joachim Schellnhuber, che col pretesto dell’ambiente propone di eliminare 4 miliardi di persone, mentre l’imperativo della Genesi chiede “crescete, moltiplicatevi e popolate la terra”.

Di fronte a questo dibattito cruciale, all’ONU, sull’urgenza di un piano di sviluppo e crescita economica che ponga fine al pericolo di guerra, di che cosa si occupa Matteo Renzi tra un tweet e l’altro? Ha avuto la sfrontatezza di commentare le elezioni greche, che hanno confermato Syriza come il primo partito, dichiarando “finalmente ci siamo liberati di Varoufakis”, prontamente smentito dallo stesso ex ministro dell’Economia.

Per colpa di Renzi, l’Italia che potrebbe essere l’alleato principale della Grecia nel chiedere la ristrutturazione del debito e la fine del sistema speculativo che sta affamando quel popolo, è diventata succube della Troika, al punto di superare la Merkel e Schaeuble nel chiedere le “riforme” volute dagli speculatori per tenere in piedi il loro sistema finanziario ormai in bancarotta. Il ministro della Salute Lorenzin fa concorrenza a Obama ed alla sua riforma sanitaria, tagliando 205 esami “non necessari” tra cui lastre e TAC per i pensionati, considerati “bocche inutili da sfamare”. Come ha ribadito più volte l’economista americano LaRouche, nelle ultime settimane, invece di tagliare stipendi, pensioni e l’assistenza sanitaria, come chiede la Troika, l’unica riforma utile è “chiudere Wall Street adottando la legge Glass-Steagall”.

Se ne è parlato la scorsa settimana anche al Pirellone, durante un incontro sull’urgenza di fermare la trasformazione delle banche popolari in S.p.A. a cui è intervenuto anche MoviSol (vedi). Mozioni e disegni di legge per la separazione bancaria sono stati presentati al Senato e alla Camera dei Deputati da sei diversi partiti, come mi è stato confermato recentemente anche dal Sen. Gianni Girotto, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato. Due giorni fa il Movimento Cinque Stelle ha consegnato al Procuratore Capo Pignatone un esposto firmato da più 90 parlamentari, tra deputati e senatori M5S “sugli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal ministero dell’economia e delle finanze; redatto e depositato in particolare sul fatto che il ministero ci ha negato di accedere ai contratti di questi strumenti finanziari, senza i quali non possiamo valutare in modo adeguato le scelte e le proposte da fare in sede di approvazione del bilancio dello Stato. 173 miliardi di valore nozionale di derivati, 44 miliardi di future perdite non possono rimanere sospesi nel vuoto, noi vogliamo capire come è potuto succedere tutto questo. Abbiamo bisogno dei dati e il Ministero non ce li concede. Non avremmo mai voluto arrivare a doverci rivolgere alla Procura della Repubblica per ottenere trasparenza”.

Per quale motivo il governo Renzi impedisce l’accesso a dati importanti come quelli sulla speculazione in derivati? Sappiamo che da mesi blocca la discussione in aula sui disegni di legge per la separazione bancaria, imponendo solo quella sulle sue “riforme” e in particolare sull’abolizione del Senato. Il mondo intero di sta ribellando contro la dittatura di Wall Street e di Obama; a quando una ribellione del nostro Parlamento contro quella di Renzi e per un’urgente discussione in aula sulla Glass-Steagall?