Nella sua webcast settimanale del 25 marzo, Helga Zepp LaRouche ha illustrato la scelta netta che l’umanità deve fare: agire insieme, in cooperazione e solidarietà, o il futuro sarà di caos, di guerra e di una pandemia ancora più distruttiva. È sbagliato dire che non c’è stato alcun preavviso della crisi esistenziale che affrontiamo. Lyndon LaRouche l’aveva prevista fin dal 1971, quando ammonì che la decisione di porre fine al sistema di Bretton Woods avrebbe fatto sprofondare l’umanità in un’epoca oscura.

Attualmente, assistiamo al fatto che il suo monito si è avverato, negli orrori degli ospedali sovraffollati e poco attrezzati in Italia, in Spagna e a New York. Ma stiamo anche vedendo la speranza che la malattia possa essere rallentata, addirittura arrestata, proveniente dalla Cina. I cinesi stanno ora offrendo le necessarie forniture mediche a 82 nazioni, oltre alla loro esperienza nel contrastare il Coronavirus. Solo i “pazzi, o criminali” continuano a ripetere le menzogne che giustificano la retorica anti-Cina.
La signora LaRouche rilancia la sua proposta di una una “pausa” nel trading finanziario, per consentire l’attuazione della legge Glass Steagall, e un passaggio verso un sistema creditizio nazionale hamiltoniano, invece di un salvataggio iperinflazionistico dei beni senza valore scambiati nell’economia dei casinò. L’esplosione delle due crisi – la pandemia e il crollo del sistema finanziario – ci offrono l’opportunità di uscire dalle crisi con una nuova immagine dell’uomo, mentre costruiamo il Nuovo Paradigma, in collaborazione con gli Stati nazionali sovrani.

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