Marco Zanni, presidente del gruppo ID al Parlamento Europeo, è intervenuto con un importante discorso alla conferenza del 5-6 settembre dello Schiller Institute, sul tema “Perché il progetto del superstato europeo è destinato a fallire”.
“Esaminando ciò che era sbagliato nel nostro modello economico e di sviluppo, e ciò che la pandemia ha amplificato; guardando alla crisi del multilateralismo basato sulla finanza speculativa, sulla speculazione commerciale e non sull’economia reale, posso prefigurare un nuovo modello di sviluppo basato non sulla finanza speculativa, sulle banche, sui derivati e sul divario tra ricchi e poveri, ma su un multilateralismo fondato sul concetto di nazioni sovrane. Così, la prima cosa da fare per migliorare il nostro modello di sviluppo economico è riaffermare la centralità del concetto di nazione sovrana, perché la cooperazione win-win può essere garantita solo se riconosciamo la sovranità di altre nazioni e il fatto che le nazioni sovrane sono il pilastro delle moderne democrazie. Non vogliamo la globalizzazione basata sulla finanza speculativa, ma la cooperazione multilaterale basata sulle nazioni sovrane”.
La “libertà finanziaria senza controlli ha alimentato le bolle finanziarie, e per evitare che scoppiassero, le banche centrali sono intervenute alimentando ulteriori bolle. Così questo sistema, il sistema sostenuto dalle elite in tutto il mondo e dal Deep State in molti paesi avanzati, minaccia la sopravvivenza delle nostre economie”.
Ciò va fermato. Vanno riformate le istituzioni multilaterali, basandole sulla cooperazione tra stati sovrani. Zanni si è detto fiducioso che se Trump vincerà un secondo mandato, le tensioni tra USA, Unione Europea, Russia e Cina si allenteranno e si creerà l’opportunità per un vertice dei leader mondiali per negoziare “un nuovo sistema economico non più basato sula finanza speculativa, sulle banche too-big-to-fail, sui derivati, ma su politiche fatte per l’economia reale e per ridurre il divario tra ricchi e poveri”. C’è bisogno di un sistema che “investa ampiamente in infrastrutture e nuove tecnologie. Ce n’è bisogno non solo nelle economie che attraversano tempi difficili in termini di PIL e di crescita, come l’Italia, ma anche in paesi come la Germania. Lo stesso dicasi per gli Stati Uniti. C’è bisogno di un sistema che crei valore per il nostro popolo, per i cittadini, per le imprese e non solo per i banchieri. Questo è il sistema che desidero”.

(Nella foto Marco Zanni con Liliana Gorini, presidente di MoviSol, e Massimo Richard Kolbe Massaron al momento della consegna a Milano delle 217 firme a favore di Glass-Steagall che ha portato al Congresso americano).