All’inizio di giugno, il World Economic Forum ha lanciato l’iniziativa per il “Grande Reset” allo scopo di suggerire alle istituzioni di governance mondiale la risposta alla crisi economica prodotta dalle misure di lockdown. L’iniziativa è stata sponsorizzata dalla monarchia britannica (il principe di Galles) e il discorso di apertura fu tenuto dal direttore del FMI Kristalina Georgieva.
Nel frattempo, il “Great Reset” è diventato un bersaglio prediletto dei siti complottisti, i quali hanno mischiato verità e fake news presentandolo come “dittatura sanitaria globale”. Facciamo un po’ di chiarezza.
Nel suo discorso, la Georgieva ha elencato i tre pilastri del Great Reset, che sono, in ordine di importanza: 1) Crescita Verde; 2) Crescita Smart e 3) Crescita più equa. https://www.imf.org/en/News/Articles/2020/06/03/sp060320-remarks-to-world-economic-forum-the-great-reset
Per Crescita Verde si intende il salvataggio del sistema finanziario in bancarotta tramite una “bolla verde” generata da massicce sovvenzioni pubbliche alla “transizione energetica” verso un’economia a emissioni zero. Il copione di ciò è la politica del “Green Deal” della Commissione Europea e della lobby della Finanza Verde guidata dall’ex governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney (foto).
Nell’ambito della Crescita Smart si dà rilievo all’”economia digitale” e a superare il “divario digitale” tra le nazioni. Le tecnologie digitali sono importanti, ma non possono sostituire energia, trasporti e altre infrastrutture di base senza le quali la crescita economica non è possibile.
Il terzo pilastro, “Crescita più equa”, mette in primo piano l’”espansione dei programmi sociali”. Dietro le belle parole si nasconde l’intenzione di gestire la crescente povertà con elemosine, invece che debellarla a livello mondiale.
In sintesi, il Great Reset è una riedizione di quella versione del keynesismo adottata da Hjalmar Schacht, il ministro delle Finanze di Hitler, per razionalizzare il sistema finanziario in modo da tutelare gli interessi dei super-ricchi e distruggere la classe media. Come Keynes stesso specificò nell’edizione del 1936 in lingua tedesca, tali politiche sono eseguite al meglio da regimi autoritari.
Invece che denunciare e respingere questa politica in tali termini, i siti complottisti e qualche forza populista hanno adottato una versione distorta del Great Reset, sostenendo che essa miri ad una “dittatura sanitaria” gestita da Bill Gates e dalla Cina, per imporre la vaccinazione forzata, pena l’esproprio del patrimonio. La versione più radicale di questa teoria considera il Covid-19 un virus manufatto dai cinesi o comunque usato da Pechino contro l’occidente.
Mentre è vero che i governi europei non sono riusciti a fermare la pandemia e restringono le libertà anche per restare al potere, è fuorviante e pericoloso presentare la vaccinazione di massa come parte di una dittatura sanitaria. I vaccini sono una conquista dell’umanità, esistevano prima di Bill Gates e essere contrari perché Gates è a favore è come essere contro le autostrade perché le costruì Hitler, Il movimento no-vax è un prodotto della stessa “fabbrica dell’irrazionalità” che ci ha regalato i flagellanti dell’apocalisse climatica.