“La rivolta dei piccoli risparmiatori” contro i giganti di Wall Street: così veniva ingenuamente presentata la vicenda che ha visto salire alle stelle il valore delle azioni di GameStop, spinte dalla campagna organizzata da piattaforme di trading online come Robinhood, che ha portato a pesanti perdite miliardarie per alcuni grandi hedge fund. In realtà, l’incidente mostra come i piccoli risparmiatori vengano usati come carne da cannone da parte di alcuni fondi speculativi in una cannibalistica lotta per la sopravvivenza.
La politica dei tassi d’interesse negativi delle banche centrali ha costretto molti risparmiatori a investire in azioni o titoli ad alto rischio per ottenere un minimo di rendimento sul capitale. Sulle app come Robinhood si possono acquistare e vendere azioni gratis, ma si pagano tariffe anche elevate se si vuole fare scommesse con i derivati, che rappresentano il maggior volume di attività di queste piattaforme online. E chi fornisce lo stock di opzioni, prodotti derivati ecc. e anche denaro in prestito per chi non ne ha e vuole scommettere? Gli hedge fund e le banche di Wall Street.
Così, secondo Investor’s Business Daily, nove grandi hedge fund hanno guadagnato circa 16 miliardi di dollari dalle speculazioni su GameStop. “Nove investitori, tra cui istituti che gestiscono grandi fondi come FMR (Fidelity) e Black Rock, più individui ben posizionati come il co-fondatore di Chewy, Ryan Cohen, hanno visto il valore dei titoli di GameStop posseduti salire di oltre un miliardo di dollari quest’anno… in totale, questi investitori hanno guadagnato 16 miliardi di dollari solo in gennaio. Questo significa che si sono accaparrati circa tre quarti dei 20,4 miliardi di aumento del valore di mercato quest’anno”.
Nel frattempo, il valore delle azioni GameStop è crollato, il che è una brutta notizia per chi ha comprato azioni fisiche, ma è indifferente per chi ha scommesso e ha vinto.
Ora molti chiedono che il mercato dei derivati sia finalmente “regolato”, ma l’unica regola che funzionerebbe sarebbe quella di chiuderlo completamente, come sosteneva Lyndon LaRouche (foto). Va ripristinata la separazione bancaria (legge Glass-Steagall), in modo da impedire agli speculatori l’accesso al denaro della banca centrale e a quello dei risparmiatori presso le banche commerciali. I contratti future che non siano collegati all’acquisto di beni fisici, come le merci, devono essere vietati e le licenze garantite solo ai trader che vendono o acquistano quelle merci. Va fatta scoppiare l’intera bolla speculativa invece di tentare di rifinanziarla con una nuova bolla “verde”, proteggendo i risparmiatori e le imprese con la separazione bancaria.