Il 15 marzo la Commissione Finanze della Camera ha iniziato l’esame delle varie proposte di separazione bancaria. Ben dodici sono le proposte di legge presentate, tutte a favore, in forme varie, della separazione netta tra banche ordinarie e banche d’affari, con riferimento alla storica legge Glass-Steagall che per la prima volta introdusse la separazione nel 1933.

La notizia ha attraversato l’Atlantico, tanto che diversi membri del Congresso USA hanno mandato messaggi di sostegno. L’on. Walter Jones, repubblicano della North Carolina ed egli stesso primo firmatario del nuovo disegno di legge presentato alla Camera USA, ha elogiato il Parlamento italiano “per la sua leadership nel portare avanti il dibattito sulla necessità di reintrodurre la legge Glass-Steagall (…) è mio auspicio che il Congresso degli Stati Uniti segua la leadership italiana e porti il dibattito nella Camera dei Rappresentanti, perché penso che ciò sia nel miglior interesse del popolo americano”.

Oltre a Jones, anche l’on. Tulsi Gabbard, democratica, ha mandato in segno di sostegno una dichiarazione sua e di altri quattro deputati a favore della Glass-Steagall. I messaggi sono stati indirizzati al presidente della Commissione Maurizio Bernardo e al firmatario dell’ultimo disegno di legge in ordine di tempo, l’on. Alessio Villarosa (che insieme al messaggio di Jones ha pubblicato sulla sua pagina FB il disegno realizzato da Flavio Tabanelli in una trattoria, nella foto, commentando “ricetta per un sistema bancario che funziona”).

La proliferazione dei disegni di legge a favore della separazione bancaria sia alla Camera sia al Senato sono un risultato diretto o indiretto della campagna decennale portata avanti dal movimento di LaRouche in Italia.
Sfortunatamente il governo è notoriamente allineato all’Unione Europea che è assolutamente contraria alla riforma. Tuttavia, i rappresentanti della maggioranza non hanno osato prendere una posizione durante la discussione in Commissione. Il relatore Marco Di Maio (PD) ha illustrato il testo delle varie proposte e delle varie pseudo-riforme adottate negli USA, nel Regno Unito e nell’UE, mantenendosi formalmente neutrale e proponendo un ciclo di audizioni per chiarire la materia.

I rappresentanti dell’opposizione, Villarosa (M5S), Laffranco (FI) e Zoggia (MDP) hanno cercato di stanare la maggioranza, ma sia Di Maio che Bernardo hanno sgusciato, rinviando una presa di posizione a dopo le audizioni.
Vedremo quali “esperti” saranno chiamati davanti alla Commissione. Pur senza farsi illusioni, questa è una possibilità per la maggioranza, o per parte di essa, di smarcarsi dalla micidiale politica dell’UE che sta distruggendo il sistema bancario, il credito e i risparmi, e votare a favore della separazione. Invitiamo i nostri lettori a mandare messaggi che sollecitino una vera separazione a: bernardo_m@camera.it, dimaio_marco@camera.it e villarosa_a@camera.it.