Il 10 luglio Radio China International ha ospitato un dibattito sul futuro dell’Unione Europea dal titolo “Può Angela Merkel salvare l’UE?” con Helga Zepp-LaRouche, George Tzogopoulos (International Center for European Studies, Grecia), Wang Yiwei (Università di Renmin) e Chen Weihua (corrispondente europeo del China Daily).
Zepp-LaRouche ha spiegato che la politica dell’UE (e di Merkel) è finalizzata al salvataggio dei mercati finanziari invece che allo sviluppo dell’economia reale dei Paesi membri. L’approccio della Merkel a favore di una maggiore integrazione, con la creazione di un Ministero delle Finanze e uno Stato europeo non è fattibile e incontra forte opposizione in molti Paesi e all’interno degli stessi. La prospettiva di un Green Deal per riconvertire l’industria europea distruggerà ciò che è rimasto della produttività tedesca, per non menzionare l’effetto negli altri Paesi. Tutti sono minacciati da un collasso sistemico nell’eventualità di una seconda ondata della pandemia.
La fondatrice dello Schiller Institute ha fatto capire che sarebbe necessaria una riforma strutturale dell’intero sistema globale per porre fine allo scontro geopolitico con Russia e Cina. Ella ha criticato duramente i piani del Ministro della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer per inviare navi da guerra nel Mar Cinese Meridionale, come pure la discussione in corso su un esercito europeo. Urge invece “un approccio completamente diverso”, ha detto, lungo le linee della cooperazione win-win proposta dal Presidente Xi Jinping e della non interferenza negli affari nazionali, che ponga l’umanità nel suo insieme davanti ai gretti interessi nazionali.