di Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute

Chi può negare che la protezione della pace nel mondo sia l’obbligo più importante dei governi? Due guerre mondiali nel XX secolo e lo sganciamento di due bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki hanno portato morte e sofferenza nei Paesi colpiti, chiaramente inimmaginabili per molti leader e politici di oggi.

Ma mai come oggi è stata in pericolo l’intera esistenza dell’umanità. La guerra strategica tra l’intero Occidente e la Russia per l’Ucraina è giunta quasi a uno stallo militare, e questo lascia solo due opzioni: o un’escalation che minaccia l’uso di armi nucleari, o la fine immediata della guerra attraverso negoziati diplomatici!

Se verranno dispiegati nuovi livelli di armi letali, come i missili cruise Taurus e i bombardieri stealth F-35 a capacità nucleare, come programmato ora, questo rischia di portare a un’europeizzazione della guerra, e non solo. Se si arriverà a una guerra nucleare globale, l’umanità è destinata a finire nei 10 anni di inverno nucleare che seguiranno, e con essa praticamente tutta la vita sul pianeta.

In quale altro luogo, se non l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si dovrebbe sollevare la questione? I capi di Stato che partecipano a questa sessione di questa istituzione unica rappresentano tutte le nazioni del mondo e devono affrontare questo pericolo esistenziale. Se l’attuale organizzazione mondiale ha portato al pericolo di estinzione della civiltà, allora tale organizzazione deve essere cambiata! Il mondo ha bisogno di una nuova architettura internazionale per la sicurezza e lo sviluppo, che tenga conto delle esigenze di sicurezza e sviluppo di ogni singolo Paese del pianeta. Questa nuova architettura deve creare condizioni che proteggano e nutrano tutti i popoli e proteggano il potenziale di ogni individuo come individuo creativo. Questo significa non solo le persone che vivono oggi, ma anche le vite delle generazioni future!

Il mondo vive attualmente un cambiamento epocale. Il periodo di circa 600 anni di colonialismo sta per finire e viene sostituito da un nuovo sistema economico mondiale che permetterà una vita dignitosa per tutti. La realizzazione della Iniziatiiva Belt and Road, il più grande programma di infrastrutture e sviluppo nella storia dell’umanità, ha creato le condizioni per cui sempre più Paesi possono superare la povertà e il sottosviluppo. La recente espansione dei BRICS a Johannesburg, in Sudafrica, a cui stanno per aderire altri 40 Paesi, e le successive conferenze a San Pietroburgo, Giacarta, Nuova Delhi e Vladivostok hanno dimostrato la velocità mozzafiato con cui sta emergendo un nuovo sistema. Inoltre, gli sforzi per creare nuovi meccanismi di credito per lo sviluppo, come la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS (NDB) che sta diventando la “grande banca del Sud globale”, sono apprezzabili e necessari.

Ma ad oggi non è ancora stato superato il pericolo che il mondo si separi in due blocchi, e tale separazione farebbe permanere il pericolo dello stesso tipo di divisione geopolitica che è stata la causa delle guerre mondiali del XX secolo. Pertanto, è urgente rivolgere un appello ai Paesi del Nord globale, affinché sostengano l’aspirazione della Maggioranza Globale a stabilire un nuovo ordine economico mondiale giusto per tutti!

Questo momento storico rappresenta una sfida e un’occasione più grande della fine della Guerra Fredda per creare un mondo migliore. Non perdiamo questa occasione unica!

(nella foto militanti dello Schiller Institute di fronte all’assemblea generale dell’ONU il 20 settembre)