Un tema collegato è l’annuncio della BCE di terminare il programma di acquisto titoli sul mercato denominato APP (Assets Purchase Program), il primo luglio. L’APP ha finora garantito acquisti mensili di debito sovrano dell’Eurozona, assicurando la stabilità dell’euro. L’annuncio ha immediatamente spedito lo spread oltre la soglia di sostenibilità per paesi come l’Italia e altri della “periferia” dell’eurozona. La BCE ha pronto il paracadute per Roma, ma sarà prevedibilmente legato a condizioni terribili.
L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti è tra i pochi che hanno individuato nella politica monetaria della BCE la causa della tempesta finanziaria in arrivo. In un’intervista a Il Giornale l’11 giugno (https://www.ilgiornale.it/news/politica/arrivata-tempesta-che-parte-lontano-finiti-dieci-anni-errori-2041620.html), ha detto riferendosi al crollo delle borse: “Da ieri è iniziata la tempesta sul mercato finanziario europeo. È evidente nei volumi delle vendite, nel loro oggetto, nella rapidità e nell’azione che viene dal mercato finanziario nel suo insieme. “
Tremonti si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: “Nel 2009-2010 si pensa che la crisi della globalizzazione possa trovare una soluzione finanziaria e non strutturale. Il governo Berlusconi propose di adottare un Global legal standard, passando dal free al fair trade. L’idea, pure votata dall’Ocse, fu battuta dal Financial stability board, efficacemente presieduto da Mario Draghi. Il quale, sfortunatamente, di stability ne produsse ben poca. Ed è così che si passa al piano B: la illimitata creazione dal nulla del denaro. È così che in Europa la Bce ha superato i due principi dell’euro: l’inflazione come un plafond e il divieto di finanziare i governi”.
“Il plafond diventa un target da raggiungere e nel corso degli anni l’obiettivo è stato infine centrato, anzi superato. Tanto che dal 2% siamo già arrivati all’8 per cento”. Il divieto di finanziamento ai governi “è stato aggirato con la triangolazione governi-banche-Bce: i governi emettono titoli che vengono sottoscritti dalle banche per essere poi venduti alla banca centrale. È così che si crea la moneta dal nulla e la Bce diventa una specie di bad bank. Quella che poteva essere una tecnica di emergenza, è diventata una lungodegenza. Durata 10 anni, con illusoria e universale soddisfazione. Ed è così che il whatever it takes è diventato un whatever mistakes: son stati commessi tutti gli errori possibili. “
La politica si è sottomessa alla finanza: “Due anni fa, all’Eurotower, per il cambio di consegne tra i presidenti, in platea ad applaudire c’erano i Capi di Stato e di governo di tutta Europa. Sarebbe stato difficile vedere De Gasperi o Adenauer, Mitterand o Cossiga correre ad applaudire i banchieri “.