Dalla sua pubblicazione, il 23 febbraio, oltre 4100 persone di 65 nazioni hanno firmato la petizione dello Schiller Institute per una nuova architettura di sicurezza e sviluppo, tra questi 219 personalità importanti. In Italia, alle firme autorevoli di Nino Galloni, Pino Arlacchi, il Prof. Fabio Massimo Parenti ed Alessia Ruggeri, tra gli altri, si sono aggiunte in questi giorni anche quelle dell’avv. Roberto Zappia, di Paola Ghedini e del rinomato pianista romano Sebastiano Brusco.
Tuttavia, allo stesso tempo, l’orologio dell’Apocalisse nucleare si è avvicinato sempre di più alla mezzanotte, con l’invio di enormi quantità di armi pesanti all’Ucraina da parte di Stati Uniti, Regno Unito e della NATO e con lo stanziamento di altre truppe e armamenti al confine russo in tutta l’Europa. Si parla di una guerra nucleare come un probabile esito, una follia senza precedenti nella storia moderna. Le sanzioni illegali alla Russia, pur facendo più danni all’Occidente che alla Russia, hanno scatenato gli speculatori degli hedge fund nella City di Londra e Wall Street, aggravando un’esplosione iperinflazionistica che sta causando un’escalation di miseria e carestie a livello globale.
Il 9 aprile scorso lo Schiller Institute ha tenuto una importante conferenza sullo stesso argomento della petizione (pubblichiamo in fondo a questo articolo un video di 38 minuti che cita tutti i relatori). E’ stato un evento storico, a dimostrazione del fatto che la maggior parte delle nazioni e dei popoli possono unirsi per porre fine alla corsa verso la guerra , e sostenere la necessaria riorganizzazione dell’economia mondiale. I discorsi principali sono stati tenuti dalla fondatrice dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche e dall’ambasciatore negli Stati Uniti della Federazione Russa, Anatoly Antonov, insieme a relatori e relatrici di spicco provenienti da India, Cina, Sud Africa, Italia e America Latina.
La conferenza ha avviato il dialogo necessario tra tutti i cittadini del mondo, a tutti i livelli, per stabilire un nuovo paradigma per l’umanità basato sulla pace attraverso lo sviluppo. Firmare e diffondere questa petizione è un compito urgente per tutti gli uomini di buona volontà (il testo italiano è incluso tra quelli nelle varie lingue e per firmarla occorre andare in fondo al seguente link e firmare).
