In una dichiarazione rilasciata il 19 luglio con questo titolo, Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute, osserva che “solo uno sciocco” potrebbe ignorare il fatto che “le sanzioni danneggiano solo marginalmente la Russia, ma minacciano di distruggere permanentemente interi settori chiave dell’industria e dell’agricoltura in tutta Europa” e di condannare alla fame centinaia di milioni di persone nei paesi in via di sviluppo. E per quale motivo? Per schiacciare la Russia “per ragioni geopolitiche”, dopo di che si pensa di contenere l’ascesa economica della Cina. “E chi trae vantaggio da una politica così folle?”, si chiede la signora LaRouche:
“Prima di tutto, la NATO e l’industria bellica, che hanno sempre bisogno di nuove guerre per mantenere in funzione la macchina dei profitti.
Secondo: gli speculatori della City di Londra, di Wall Street e di altri centri finanziari, che con le loro speculazioni portano alle stelle i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia e a cui non importa se milioni di persone muoiono per pagare i loro mega-profitti.
Terzo: i verdi, malthusiani che ritengono che meno persone sulla terra significhi meno emissioni di carbonio e che sarebbe comunque meglio per il “clima”. O persone come il boss di Davos Klaus Schwab, che pensano che il problema principale per il clima sia il desiderio delle persone di uscire dalla povertà!
E in quarto luogo, un establishment politico composto da un mix di questi primi tre elementi, che si è dimostrato assolutamente incapace di fare qualcosa di buono (…). Invece di riflettere sul fatto che la politica di quest’ultimo, guidata dall’ideologia, è il motivo per cui oggi ci troviamo di fronte ad un collasso economico totale, esso sta già costruendo una nuova narrazione secondo cui la colpa di tutto è di Putin, oppure che gli ambienti di destra o populisti stiano approfittando della crisi, bla bla bla”.
Per porre fine a questo disastro, continua Helga Zepp-LaRouche, “le sanzioni contro la Russia, ma anche contro tutti gli altri paesi contro i quali sono state imposte da anni per motivi geopolitici – Iran, Venezuela, Cuba, Afghanistan, Siria, Yemen – devono cessare immediatamente. Le sanzioni, in condizioni di carestia nel mondo, pandemia e iperinflazione, significano genocidio per i Paesi in via di sviluppo e suicidio per la nostra industria e agricoltura!
“Le sanzioni non sono la giusta punizione delle ‘democrazie’ moralmente superiori per i crimini delle ‘autocrazie’, bensì sono una forma brutale di guerra contro le rispettive popolazioni degli Stati sanzionati, con l’obiettivo di renderne le condizioni di vita così intollerabili da indurle a ribellarsi alla loro rispettive leadership e a rovesciarle. Ma le vittime sono sempre i cittadini, che si tratti di Russia, Afghanistan, Yemen, Ucraina o Europa!
“Pertanto, è necessario:
– Porre immediatamente fine a tutte le sanzioni non sostenute dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite!
– Adottare una cooperazione globale tra tutte le nazioni del mondo per un nuovo e giusto ordine economico mondiale!
– Cooperare, non scontrarsi!
– Raddoppiare la produzione alimentare a livello mondiale!”.
La dichiarazione completa è disponibile all’indirizzo https://schillerinstitute.com/blog/2022/07/19/helga-zepp-larouche-lift-sanctions-against-russia-immediately/.