Per una ragione ben precisa, con un trattamento ben differente da quello riservato alla Grecia, all’Ucraina è stato concessa da creditori privati occidentali una riduzione del 20% del proprio debito. L’accordo è stato raggiunto con la mediazione della società d’investimenti Franklin-Templeton e prevede la cancellazione di 18 miliardi di dollari, la riduzione dei tassi di interesse e l’estensione delle scadenze di quattro anni.

La ragione è che si vuole concedere al presidente Petro Porošenko maggior libertà d’azione contro i cosiddetti “separatisti”, nel contesto più ampio della escalation di guerra contro la Russia.

L’Ucraina sta addirittura cercando di convincere la Russia ad addivenire a un simile accordo sui 3 miliardi di dollari che le deve. La Russia ha per ora rifiutato di partecipare a tali negoziati.