La nuova strategia di sicurezza nazionale della Germania, presentata a Berlino il 15 giugno, definisce la Russia, come previsto, come il principale avversario: “La Russia di oggi è la più grande minaccia alla pace e alla sicurezza nell’area euro-atlantica per il prossimo futuro. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina è una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e dell’ordine di sicurezza cooperativo europeo… La Russia minaccia direttamente la nostra sicurezza e quella dei nostri alleati nella NATO e nell’UE… Sta deliberatamente cercando di destabilizzare le società democratiche europee.”
Il documento strategico non è così aggressivo nei confronti della Cina, ma nemmeno amichevole: “La Cina è un partner, un concorrente e un rivale sistemico… Gli elementi di rivalità e competizione sono aumentati negli ultimi anni… La stabilità regionale e la sicurezza internazionale sono sempre più sotto pressione e i diritti umani vengono ignorati. La Cina sta deliberatamente usando il potere economico per raggiungere obiettivi politici”. Il documento aggiunge tuttavia che la Cina “rimane un partner senza il quale molte sfide e crisi globali non possono essere risolte. È quindi soprattutto in questi settori che dobbiamo cogliere le possibilità e le opportunità di cooperazione”.
Va notato che Berlino sta preparando separatamente, sotto gli auspici del Ministero degli Esteri, una nuova strategia sulla Cina. Si prevede che rifletterà ancora una volta due politiche diverse nel governo tedesco: il Cancelliere Scholz (foto) vuole evitare l’escalation e mantenere la cooperazione economica con la Cina, mentre il Ministro degli Esteri Annalena Baerbock segue una politica da “pitbull” fatta di provocazioni e accuse.
I leader cinesi sono consapevoli del problema, come ha espresso il 16 giugno il portavoce del Ministero degli Esteri Wang Wenbin, che ha commentato il documento tedesco sottolineando che esso “considera gli altri come concorrenti, rivali o addirittura avversari e trasforma la normale cooperazione in questioni di sicurezza e politica non farà altro che spingere il nostro mondo in un vortice di divisione e scontro”. Tuttavia, in vista dell’arrivo in Germania, il 19 giugno, del Primo Ministro cinese Li Qiang per consultazioni governative, Wang ha spiegato che il fatto che questa sarà la prima tappa del Premier Li nel suo primo viaggio all’estero da quando ha assunto l’incarico, “dimostra l’importanza che la Cina attribuisce ai rapporti con la Germania”. Il meccanismo delle consultazioni intergovernative, con il premier cinese e il cancelliere tedesco come copresidenti, è un ‘super motore’ della cooperazione tra i due paesi”.
Anche il quotidiano cinese Global Times si è espresso sul viaggio di Li a Berlino, scrivendo che “la Germania non sta cercando il ‘distacco’ dalla Cina, il che dimostra che Berlino è pragmatica e cauta nel trattare con la Cina pur essendo sotto pressione da parte degli Stati Uniti”.